QUALI GLI EFFETTI DEI FARMACI SULLE DONNE? DONNE DISCRIMINATE NELLA SPERIMENTAZIONE!

Il Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) ha recentemente espresso un parere su "La sperimentazione farmacologica sulle donne", da cui si evince che il 'campione' di riferimento è sostanzialmente di sesso maschile. Di fatto, come si legge nella Premessa, "Molti ricercatori e medici in taluni capitoli della patologia umana non hanno tenuto adeguatamente in considerazione le differenze tra i sessi per quanto riguarda lo studio della sintomatologia, l'accertamento della diagnosi e l'efficacia dei trattamenti". Ciò vuol dire che, a parte i medicinali che curano patologie esclusivamente femminili, lo studio degli effetti sono differenziati solo in misura minima, per cui gli effetti collaterali e/o indesiderati, studiati prima che un farmaco sia messo in vendita, ci dicono ben poco su che cosa è possibile che succeda alle donne. Il documento del CNB sottolinea la pericolosità di una farmacologia 'neutrale' rispetto alle differenze sessuali; propone di sensibilizzare le autorità sanitarie e di incentivare le aziende farmaceutiche a sostenere la sperimentazione differenziata per sesso. Ecco alcune delle indicazioni espresse dal CNB: 1) promuovere la partecipazione delle donne ai trials clinici con una adeguata informazione sull'importanza sociale della sperimentazione femminile; 2) garantire una maggiore presenza delle donne in qualità di sperimentatrici e componenti dei Comitati etici; 3) sollecitare una formazione sanitaria attenta alla dimensione femminile nell'ambito della sperimentazione farmacologica, oltre che della ricerca e della cura; 4) incrementare una cooperazione internazionale con attenzione alla condizione femminile nell'ambito della sperimentazione clinica.

Dossier "Effetti dei farmaci sulle donne"

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