ACCADE IN ITALIA: DROGA, SESSO E DEBITI DI GIOCO GIÀ A 12 ANNI
Consumano alcolici e superalcolici, fumano, sperimentano droghe, prendono farmaci senza alcun controllo, accumulano debiti di gioco e hanno rapporti sessuali non protetti. Sono le abitudini, da far drizzare i capelli in testa a qualsiasi genitore, dei 12enni italiani, secondo un’indagine della Sip - Società italiana di pediatria. Un’immagine che non si discosta molto da quella dell’ultimo rapporto sull’Infanzia e l’adolescenza dell’Eurispes. Sembrerebbe proprio di essere di fronte a una ‘now generation’, i ragazzini del ‘tutto e subito, qui e ora’. Ragazzini/adulti, smaniosi di essere o sembrare grandi, vissuti, senza timore di alcuna autorità né delle possibili conseguenze, imitatori della vita – e soprattutto gli eccessi – degli adulti. Il modello da seguire non è più quello di mamma e papà: da imitare sono i ‘famosi’, quelli che vanno in tv e si distinguono, di norma, per qualche eccesso. Che sia quello della nudità, della violenza o dell’essere ‘trasgressivi’non importa: ai ragazzini basta che siano famosi ...e addio eroi buoni e generosi dei cartoni animati andati in soffitta ormai da molto tempo. Di modelli adatti ai ragazzini non ce ne sono più, e se ci sono trovarli non è un gioco da ragazzi….se mai, trovarli e proporli, dovrebbe essere compito degli adulti. “Ci rendiamo conto della pericolosità di certe abitudini dei ragazzini di oggi solo quando le sentiamo qualcosa accade a nostro figlio o a un suo amico. Invece dovremmo provare a guardare dall’alto i modelli che la società e i media ci propongono. Capiremmo che spesso non c’è rispetto per la crescita equilibrata dei nostri figli. Il mondo del “si può fare tutto e subito”, veicolato nei messaggi provenienti dal mondo del lavoro e a volte dalla famiglia stessa, è un mondo che non va bene per i nostri bambini”, commenta la presidente del Moige Maria Rita Munizzi. “Oggi non c’è gradualità - prosegue la Munizzi - Si fa credere ai figli che la loro vita possa cambiare con un “click del mouse” e quali modelli si propongono? Quelli del successo facile, dell’essere contro tutto, di cantanti maledetti, modelle e veline come unici prototipi di riferimento, della forza che diventa prepotenza, del vincere a tutti costi. Ma la vita è diversa e occorre anche che i genitori si prendano le proprie responsabilità e capiscano che non possono diventare “complici” con i propri figli di abitudini che danneggeranno il loro futuro”.
Moige