Ieri 31.5 Giornata Mondiale Senza Tabacco. Facciamo i conti in tasca ai fumatori. Come risparmiare
(E’ la giornata giusta per “smetterla”!
Il 31 maggio, ormai già fin dal 1987, si celebra la giornata Mondiale Senza Tabacco indetta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, per sensibilizzare, ancora una volta, l’opinione pubblica rispetto ai danni causati dal tabagismo.
Il consumo di tabacco, infatti, è ancora uno dei più grandi problemi di sanità pubblica a livello mondiale e rappresenta la seconda causa di morte nel mondo e la prima per le cosiddette morti evitabili.
Quest'anno l'argomento scelto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità è: “Tabacco: una minaccia per lo sviluppo".
Dare priorità al “problema fumo” e accelerare gli sforzi per il controllo del fenomeno, in funzione dei termini stabiliti dall’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030, che a livello mondiale prevede la riduzione di un terzo dei fumatori, è dunque l’obiettivo posto dall’OMS.
In Italia - secondo dati Doxa 2016 - i fumatori sono 11,5 milioni, circa il 22% della popolazione, rispetto ai 10,9 milioni (il 20,8%) del 2015. Il 27.3% sono uomini e il 17.2 % donne.
Gli ex fumatori sono il 13,5% della popolazione (7,1 milioni) i non fumatori sono invece 33,8 milioni (il 64,4% della popolazione).
Dall’analisi dei dati si riscontra un lieve incremento della prevalenza di fumatori di entrambi i sessi: gli uomini passano dal 25,1% del 2015 al 27,3% del 2016, le donne dal 16,9% del 2015 al 17,2% del 2016.
L’analisi della prevalenza del fumo di sigarette tra gli uomini e le donne nelle varie classi di età mostra che la percentuale di fumatori è ancora superiore a quella delle fumatrici in tutte le fasce di età.
Nella fascia di età compresa tra i 25 e 44 anni si registra la prevalenza maggiore di fumatori di entrambi i sessi (24,1% delle donne e 31,9% degli uomini).
Fumano di meno gli ultrasessantacinquenni: il 6,9% delle donne e il 18,2% degli uomini.
L’Italia è però il Paese europeo dove si riscontra la più alta percentuale di adolescenti che fumano.
In molti casi la prima sigaretta si accende prima dei 13 anni.
L’analisi dell’andamento dell’abitudine al fumo rappresenta un passo indispensabile per riuscire a definire politiche efficaci di salute pubblica; ciò è particolarmente importante in adolescenza essendo questo il periodo della vita in cui le relazioni sociali subiscono cambiamenti radicali.
Dal 20 maggio 2016 è entrato in vigore il Decreto Legislativo 12 gennaio 2016 n.6 con l’obiettivo di tutelare la salute dei minori in particolare con il divieto di fumo nelle pertinenze esterne delle strutture ospedaliere e in auto in presenza di minori di anni 18 e di donne in stato di gravidanza.
Anche quest’anno l’ATS della Montagna, in collaborazione con l’ASST Valtellina e Alto Lario e l’ASST Valcamonica, celebra la Giornata mondiale Senza Tabacco allestendo dei corner con la presenza di operatori sanitari per l’informazione e la distribuzione di materiale informativo.
A Sondrio:
• il 31 maggio, dalle 8.30 alle 13.00, è stato allestito, in piazzale Bertacchi a Sondrio, un gazebo con la presenza di personale sanitario formato all'attività di Counselling (- E' così difficile scrivere consulenza, parola conosciuta da tutti al posto di Couselling, parola conosciuta da pochi? ndr -) per promuovere la disassuefazione, allo scopo di fornire indicazioni ai soggetti fumatori, proponendo contemporaneamente test per misurare la dipendenza dalla nicotina e la misurazione del monossido di carbonio e fornire indicazioni per l’accesso all’ambulatorio per la disassuefazione.
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Nostra nota
Un esempio di disassuefazione ce l'abbiamo qui al giornale. X Y fumava mediamente 65 sigarette al giorno, con punte più alte. Improvvisamente ha smesso e da allora non ha più fumato, nè gli dà fastidio il fumo altrui.
Perchè ha smesso e come ha fatto?
Alla ennesima osservazione che gli rivolgevano familiari e amici era partita la sfida: "vi faccio vedere io!".
La scommessa al giornale era che la resistenza si sarebbe protratta al massimo una settimana, STA DURANDO - dice - DA ALMENO UNA QUINDICINA D'ANNI e senza che vi sia stato bisogno di alcunchè.
PS Felicissimo di avere smesso pensando, oltre alla salute, al risparmio. Avesse continuato oggi il vizio (65 sigarette giornaliere) gli costerebbe un occhio della testa.
1 al giorno.
Chi fuma un pacchetto al giorno, secondo la marca, spende almeno 4,50 € al giorno e quindi almeno 135 € al mese, almeno 1620 all'anno.
2 al giorno.
Chi fuma (40) due pacchetti al giorno, secondo la marca, spende almeno 9,00 € al giorno e quindi almeno 270 € al mese, almeno 3240 all'anno.
3 al giorno.
Chi fuma tre pacchetti al giorno, secondo la marca, spende almeno 13,50 € al giorno e quindi almeno 405 € al mese, almeno 4860 all'anno.
Per 65 sigarette al giorno, se non avesse smesso, sarebbero circa 14,70 al giorno, oltre 560 mensili e oltre 6700 annuali da contabilizzare nel bilancio familiare.