MOBILITÀ EXTRAURBANA: NEI VIAGGI DISAGI PER CHI HA FIGLI

Quest’anno la Pasqua, a ridosso del 25 aprile, ha aperto una lunga serie di ‘ponti’, festività e relative occasioni di viaggio. E’ dunque arrivato l’esodo, che avrà il massimo del picco in agosto, e che inevitabilmente si accompagna a raccomandazioni di prudenza sulle strade. Tutto pronto dunque per le famiglie che, sistemati saldamente i figli a bordo, vogliono andare in villeggiatura? No, purtroppo non si è pensato molto a loro.

“ Su 207 aree di servizio autostradali solo 6 sono attrezzate con spazi per i bambini, un misero 2,9% che fotografa la scarsa attenzione nei confronti dei più piccoli e delle famiglie in movimento. Insomma, per i bimbi ancora viaggi senza ‘sosta’; stanno meglio gli animali che dispongono di ben 17 aree dedicate” dice Maria Rita Munizzi presidente del Moige. “Non è solo una questione di comodità ma anche, e soprattutto, di sicurezza – spiega – I bimbi ‘scalmanati’ in auto, perché nervosi per mancanza di movimento, distraggono il conducente e possono causare incidenti”.

I dati della Società Italiana di Traumatologia della Strada parlano chiaro; l’80% degli incidenti stradali si dove al fattore umano e di questi ben il 40% è causato dalla distrazione, più dell’alcool che si ferma al 30%. Eppure, nonostante tutti gli incidenti anche gravi che avvengono sulle autostrade italiane, di aree per i bimbi ce ne sono proprio poche; contro questo stato di cose il Moige protesta e propone soluzioni da anni; continuerà a farlo fino a quando qualche cosa non cambierà in meglio.

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