Azerbaijan, maggioranza musulmana e convivenza religiosa. Simbolo
“Alla luce della multietnicità della società contemporanea, la convivenza religiosa è diventata una
necessità assoluta. E l’Azerbaijan, Paese a maggioranza musulmana ma laico, in cui si professano
confessioni religiose diverse, dimostra che questa convivenza è possibile”. È il passaggio più
significativo dell’intervento che l’ex europarlamentare Fiorello Provera ha tenuto nell’ambito della
Conferenza sulla multireligiosità che si è tenuta nei giorni scorsi a Roma, aperta dai vice presidenti
del Senato Maurizio Gasparri e Linda Lanzillotta.
La conferenza, che ha visto la partecipazione di esperti, di rappresentanti politici di diversi Paesi e
di autorità religiose, aveva lo scopo di analizzare la convivenza religiosa alla luce delle
trasformazioni del mondo moderno determinate dagli straordinari flussi migratori che interessano
tutta l’Europa. Provera è intervenuto nelle vesti di presidente del Centro europeo per la libertà e la
democrazia, una fondazione politica europea da lui stesso creata per promuovere il confronto di
idee a livello europeo e internazionale, di cui fanno parte movimenti e partiti politici di undici
Paesi.
I diversi relatori, con un’approfondita analisi storica, hanno dimostrato come il mondo islamico sia
complesso, connotato da una convivenza interreligiosa variegata: un’immagine molto diversa da
quella che si è diffusa negli ultimi anni, in particolare dall’11 settembre 2001, che si identifica con
le azioni delle frange più estreme dell’islamismo. Provera, che al Parlamento europeo aveva
presentato decine e decine di interrogazioni sulle persecuzioni ai cristiani, ha ricordato che l’80%
degli attentati a sfondo religioso che si verificano nel mondo riguardano i cristiani. Un altro punto
importante è la difficoltà dell’Islam di coesistere con le democrazie occidentali, laiche, poiché in
quei Paesi l’autorità religiosa è prevalente su qualsiasi altra. Eppure l’esperienza dell’Azerbaijan
dimostra come la convivenza sia possibile. Ne ha parlato il rabbino capo azero che, attraverso dei
filmati, ha illustrato come gli ebrei siano liberi di professare la loro religione. Una situazione ben
diversa da quella di altri Paesi a causa del crescente antisemitismo.
“Il messaggio di speranza che è uscito dalla conferenza - dichiara Provera - è che i Paesi islamici
adottino un modello simile a quello azero: religioni diverse che convivono in armonia nel pieno
rispetto delle libertà dell’individuo”.
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