CSI, CALCIO, FAIR PLAY E ORATORIO

Nel consueto “punto settimanale” del presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano Vittorio Bosio arrivano sempre spunti interessanti. Quello del 24 giugno titola “Avanti Italia con quell’azzurro che profuma di oratorio”

Ecco alcuni stralci particolarmente significativi:”Mi sorprende piacevolmente il favore con cui l’opinione pubblica, con anche i giornalisti in testa, ha accolto l’introduzione nei Campionati Europei di calcio in corso, alcuni criteri di valutazione, il fair play ad esempio, che incidono sul diritto di passare il turno, nel caso di parità tra squadre. Diversi dirigenti del CSI di oggi e di ieri, soprattutto quelli che più hanno contribuito a scrivere la storia dell’Associazione, mi hanno inviato messaggi o telefonato per condividere con orgoglio il richiamo all’ introduzione nei nostri regolamenti - sul finire del secolo scorso, oltre una ventina di anni fa – della classifica fair play per le qualificazioni ai campionati nazionali e dell’espulsione temporanea con il cartellino azzurro. Un premio alla correttezza”. “Mi sorprende invece che in questo clima particolarmente favorevole alla nostra Nazionale, che mi auguro ovviamente perduri fino al termine del torneo, ci si riferisca a campioni affermati sottolineando con stupore che in molti di essi sono stati ragazzi cresciuti in oratorio come se fosse una stranezza, o un’anomalia. È mai possibile che la grande informazione non si sia ancora resa conto che la proposta di uno sport a misura delle esigenze di bambino, alla fine è un bene per il bimbo stesso e per la sua famiglia, oltre che evidentemente per il suo futuro? Ne beneficeranno quindi le società sportive e il mondo del grande sport, quando sarà il momento. Ne avrà benefici tutta la società. Avremo adulti forti e consapevoli, capaci di assumersi responsabilità sociali e di vivere il valore della solidarietà. Ogni tanto si ritorna a scoprire che il CSI sa guardare avanti. Che il CSI e gli Oratori erano e sono alla base del successo in tanti sport”.

Una conferma ulteriore di come i principi alla base dello sport proposto dal principale ente di promozione sportiva in Italia attivo da 75 anni siano solidi, attuali e, sotto molti aspetti, precursori rispetto ad altre realtà sportive.

Cristina Speziale Comitato CSI di Sondrio

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