09 10 20 GLI IMBALLAGGI COSTANO PIÙ DEL PRODOTTO
"Si tratta dell'effetto congiunto delle strategie di marketing, che puntano molto sulle confezioni per favorire le vendite - sottolinea l'associazione -, anche in considerazione della riduzione dei formati a favore dei single e delle famiglie sempre meno numerose, e del crollo dei prezzi alla produzione agricola, calati dal 53% per le pesche al 30% per grano e latte.
Oltre la metà dello spazio della pattumiera nelle case - precisa la Coldiretti - è occupato da scatole, bottiglie e pacchi con i quali sono confezionati i prodotti della spesa e che generano complessivamente 12 milioni di tonnellate di rifiuti, il 40 % della spazzatura che si produce ogni anno in Italia".
Oggi il settore agroalimentare è il maggior produttore di rifiuti da imballaggio che, oltre all'impatto ambientale, ha un' incidenza notevole sui costi del prodotto e su quelli inerenti il peso della merce da trasportare.
"Il risultato è che i barattoli etichettati costano più dei fagioli contenuti, le bottiglie più della passata, i brick più del succo di frutta e le scatole più del grano di cui sono fatti i biscotti - prosegue la Coldiretti -. Nei fagioli in barattolo la confezione incide per il 26 % sul prezzo industriale di vendita, mentre per la passata in bottiglia da 700 grammi si arriva al 25 %, per il succo di frutta in brick al 20 % e per il latte in bottiglia di plastica sopra il 10%.
Gli imballaggi - continua la Coldiretti - pesano dunque sulle tasche e sull'ambiente, ma è possibile abbatterne la diffusione grazie a nuove tecnologie distributive che si stanno diffondendo nei supermercati e nelle piazze anche per sostenere le vendite dirette effettuate dagli agricoltori". Tra queste, i nuovi dispenser che consentono di acquistare pasta, riso, legumi e frutta secca sfusa e i distributori di latte crudo direttamente dalla stalla.
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