QUALCHE RIFLESSIONE E CONSIDERAZIONE SULLA SCUOLA, LO STUDIO, E LA RICERCA IN ITALIA
Lo studio a volte faticoso, apre molte porte per il futuro, più opportunità di lavoro, ai giovani e ai meno giovani, per migliorare la condizione sociale, per integrarsi, per far accettare e costruire insieme una convivenza pacifica e solidale, per imparare i valori veri e condividerli, come la tolleranza, l’accettazione dell’altro, e la convivenza civile. La scuola può indirizzare non da sola naturalmente alla conoscenza dei temi della vita, e alla curiosità, che dopo spinge ad approfondirli e ha trovare delle soluzioni per il bene comune. Vi si possono mettere germogli di valori sociali ed etici come l’onestà, la trasparenza, la solidarietà, la giustizia, la libertà, che sono il terreno civile e morale,che favorisce la costruzione di una società migliore. Certo, anche la competitività di cui ora nel contesto in cui viviamo, ci preoccupiamo e ha bisogno di gente in gamba, e perciò della scuola, della formazione, dalle elementari all’università, e dalla ricerca. Il benessere è ragione di tranquillità, di decenza dei livelli di vita, dei servizi sociali, assistenziali, previdenziali,e sanitari efficienti, queste dovrebbero essere le condizioni per il progresso di tutti. Una scuola che veda la convivenza di alunni diversi per ceto e livello culturale, ma anche per lingua madre, tradizioni, religione, e miri a farli cittadini di serie a, lasciandoli però ciascuno libero di mantenere usi, costumi, fede propri. È un obiettivo da raggiungere molto ambizioso, che richiede insegnanti non solo preparati, che lo sono, ma anche volenterosi, motivati. Richiede anche più responsabilità anche da parte dei genitori, più partecipazione attiva, occupando a pieno titolo, quello spazio democratico negli organi collegiali nella scuola, che la legge prevede, portando il loro contributo di idee, di proposte, di confronto, di dialogo. Richiede certamente il contributo delle istituzioni, dai comuni, alle province, alle regioni, e dal governo, con più investimenti, economici in strutture, e in personale stabile, non precario. Cari governanti a tutti i livelli, non abbiate paura ad investire nella scuola , nella formazione, nella cultura, nella ricerca, nel tempo darà i suoi buoni frutti. Bisogna coinvolgere sicuramente anche gli studente ed universitari, ascoltare i loro suggerimenti , le loro proposte. Ma anche tutti i cittadini devono interessarsi di più della scuola e far arrivare le loro proposte ai governanti. E mezzi di informazione dai giornali, alla radio, alla televisione, fare più informazione sulla scuola e premiare quelle trasmissioni che fanno programmi culturali. Sono dell’idea che uno stato che investe sulla scuola, sulla cultura, sulla ricerca, investe bene sul proprio futuro.
Se tutti insieme ci daremo da fare con più forza, con più impegno, e prenderemo coscienza dell’importanza che ha la scuola nella società, nella formazione, dei cittadini, dei nostri figli, potremo dire di aver dato un contributo per costruire una società , con una cultura più elevata, più giusta, e dove il diritto allo studio sia garantito in uguale misura per tutti i cittadini. Il valore sociale della scuola, della cultura, del sapere, deve valere molto di più,dei futili valori materiali che la società del consumismo di oggi ci offre.
Francesco Lena