ORGOGLIO GAY. ORGOGLIO GAY ?!?!?
Roma non come Rio de Janeiro
Hanno sfilato a Roma.
150.000? Un milione? Non importa la statistica.
Qualcuno se l’è presa per gli slogans eufemisticamente definili sguaiati. Altri per cartelli addirittura offensivi perfino per il Papa. Altri ancora per via di quelli che pensavano di essere al Carnevale di Rio, dove però illuminano la vista splendide fanciulle, per fortuna categoria etero, qualità DOCG.
Errore (non le fanciulle, s’intende).
Perché prendersela? C’é da ringraziare. Più che si va avanti in questo modo e più la gente comune, quella “normale”, prende le distanze.
Esorcismi
In realtà molti, non tutti, con una serie di cose che possono essere certi travestimenti, certe mascherature, certi atteggiamenti, certi slogans, certi desideri come quello di sposarsi o addirittura quello di poter adottare bambini, dimostrano inconsapevolmente, senza accorgersene, la loro volontà, ripetiamo inconsapevole, di esorcizzare il fantasma che è dentro di loro. Il fantasma della normalità. Non quella dei codici o delle belle maniere della società civile. Quella della natura. Fantasma con un sogno impossibile, con una contraddizione che esplode in chi fugge dalla dialettica del rapporto complementare di coppia tra i sessi per approdare in un furtivo e complice rapporto unisex che poi ha bisogno di un’adrenalina di massa per far dimenticare qualche tristezza…
Moltitudini in attesa dei DICO?
Moltitudini in attesa dei DICO in Italia a sentire i fautori dei PACS Strano. Dove “il progresso”, “la civiltà”, “i diritti civili” hanno prevalso rispetto alle idee troglodite di noi reazionari (peraltro non chiusi a soluzione di problemi reali esistenti, come si chiarirà avanti) le moltitudini non si sono viste. In Belgio, secondo Paese al mondo dopo l’Olanda ad introdurre il matrimonio fra gay mil dato ufficiale in due anni e mezzo registra la formazione di 2442 coppie il 3% delle quali dello stesso sesso. 6893 un Olanda in oltre tre anni. In Spagna, stando ai dati divulgati dal Ministero di Giustizia, dopo la nuova legge sono convolati a giuste nozze almeno 327 coppie omosessuali nei 200 registri civili informatizzati. Il numero di registri esistenti nel Paese è 432 e l'Ambasciata spagnola stima che il "numero reale di queste unioni è sicuramente di molto superiore alla cifra indicata, forse anche il doppio". La Gran Bretagna, ultimo paese europeo ad avere approvato il matrimonio gay, ha registrato 687 "civil partnerships" . No comment.
Surrogato matrimoniale
Autorevoli personaggi che evidentemente vivono serenamente il loro stato omosessuale, fisiologicamente e non inconsapevolmente in modo patologico, hanno espresso opinioni fortemente dissonanti verso le rivendicazioni del “movimento gay”. C’è chi fra questi è stato ed è fortemente critico rispetto al matrimonio gay, definito surrogato, scimmiottatura e simili, nonché all’adozione di figli da parte di coppie omosex. Scelte, si dice, che denotano un intimo rimpianto, sempre inconsapevole, per una condizione di coppia naturale.
Patrocinio
Un Governo che dà il patrocinio a cotale manifestazione – non avendolo dato al Family day, fa un autogol grosso come una casa perché allontana quelli che convenzionalmente vengono chiamati “moderati”. Per giunta con tre Ministri in piazza dopo che il Presidente del Consiglio di fatto ne aveva auspicato l’assenza.
Perché prendersela? C’é da ringraziare. Più che si va avanti in questo modo e più la gente comune prende le distanze, compresi tanti che lo avevano votato. Fossimo nell’opposizione ci augureremmo che il Governo continui su questa strada. La cosa strana è che a Roma non si capisca che in questo modo, oltre al Governo, il principale danneggiato è il nascente Partito Democratico.
Diversi.
Guai a dire che sono diversi. Non solo si offendono ma chi lo dice viene apostrofato come razzista perché vuole discriminare ecc. ecc. Se consultiamo un dizionario, per esempio lo Zingarelli, troviamo la definizione di diverso: “che non è simile”. Non serve. Guai dunque a chiamarli diversi. E noi allora risolviamo il problema in modo definitivo: i diversi siamo noi. Possiamo autoqualificarci? Ovviamente sì. E quindi ad alta voce NOI SIAMO DIVERSI. Da loro.
A scanso di equivoci e di strumentalizzazionu: non diamo giudizi, se meglio o peggio. Constatiamo semplicemente e le constatazioni non si discutono, al più si controllano, si verificano. Nel nostro caso la constatazione è a prova di bomba (atomica, all'idrogenio, al tellurio).
Umanità a rischio
La moda è quella di invocare i diritti. La famosa bilancia con due piatti, l’uno dei diritti ma l’altro di pari doveri, è archeologia morale. In tutti i campi. Noi consideriamo un particolare settore, quello visto in azione a Roma, per il quale non si sa bene quali siano i doveri perché nessuno ne parla. Quello fondamentale, proprio di tutto il genere umano – animali e vegetali al riguardo non discutono ma praticano – è comunque la perpetuazione della specie. Se questi dell’orgoglio gay riuscissero a convincere tutti e tutte a seguirli, l’umanità sarebbe a rischio. Se l’avessero fatto nel tempo alle nostre spalle non saremmo qui a discutere di queste cose.
Dico
Noi, prima di ogni altro, abbiamo dato la nostra ricetta per risolvere i problemi pratici di conviventi che occupano sempre larga parte di ogni dibattito in argomento (casa, ospedale, successione ecc.), al punto che l’ha fatta sua un uomo politico nazionale. Abbiamo ripetutamente toccato l’argomento per cui ne facciamo solo un cenno. In buona sostanza abbiamo detto che le coppie etero hanno quattro istituti giuridici il matrimonio religioso, quello civile, la separazione, il divorzio. Tutti i problemi che vengono evocati sono risolvibili nel quadro giuridico esistente. Ci spingiamo oltre. Può esserci una situazione particolarissima, la solita eccezione che conferma la regola In tal caso il giudice che già si occupa di diritto matrimoniale abbia facoltà, per ragioni evidentissime, di provvedere. I problemi delle altre coppie vengano invece risolti nell’ambito del Codice Civile non secondo le norme del “Libro primo - Delle persone e della famiglia” ma secondo il “Libro quarto – Delle obbligazioni”. Atti da farsi avanti un notaio e non in pubbliche amministrazioni.
Quanto ai Dico, faticoso parto dei Ministri Bindi e Pollastrini, meglio dimenticare. Basti pensare che solo all’ultimo momento ci si è accorti che di fatto secondo il testo lungamente ponderato sarebbe stata possibile la poligamia. La corsa ai ripari non ha però eliminato del tutto questo rischio come abbiamo dimostrato che resta, così come un’altra perla. E’ previsto come far nascere la coppia, non come farla finire, se occorre. In altri termini è teorizzato il ripudio. Alla faccia dei diritti di uno/a dei due, e dei doveri di entrambi…
Voltiamo pagina
Voltiamo pagina. Il Ministro Mstella aveva insistito sulla doverosa estraneità del Governo che, secondo lui, avrebbe dovuto essere neutrale lasciando il problema al Parlamento.
Prodi ha voluto diversamente. La sinistra dello schieramento maggioritario aveva continuato a digerire rospi su rospi (Afghanistan, niente superamento della legge Biagi o eliminazione dello scalone cose che avrebbero dovuto costituire le prime scelte del Governo, Finanziaria, Vicenza e via via). Bisognava ben dare qualcosa, qualcosa che magari non costava: i Dico col risultato che se i comportamenti fossero quelli di qualche anno fa due Ministri, Bindi e Pollastrini, dovrebbero ritirarsi a far la calza a fianco nel camino uscendo per l’ultima volta da Palazzo Chigi. I Dico infatti sono morti e sepolti e l’unica via praticabile per dare una soluzione ai problemi oggettivamente esistenti, guarda caso, è nella sostanza quella che da mesi e mesi abbiamo proposto noi.
a.f.