Dal medico per pressione alta. “Ci tolgono il parroco”
“Caro dottore sono preoccupato e stressato, vengo dal lei perchè mi si è alzata la pressione” Conosco questo mio vecchio paziente della Valmalenco da tanti anni mai mi si era presentato così. Cercavo di capire cosa era successo :un lutto famigliare ? Un problema con la moglie, i figli o i parenti più stretti ? Delicatamente per non urtare la sua sensibilità e la sua ritrosia a confidare anche i problemi più intimi, gli chiesi cos’era successo di così tanto grave.
Mi sembrava importante comprendere perchè non stava bene e qual’era la causa del suo stato di tensione nervosa. Mi avevano sempre insegnato che un bravo medico non deve trattare il paziente come un robot,una macchina ma deve cercare di sviscerare i problemi anche psicologici che provocano il suo malessere. Per cui gli chiesi: ma cos’è successo di tanto grave di fargli alzare la pressione arteriosa ?
Lui dìvenne tutto rosso in volto e poi sommessamente mi confidò: ci tolgono il parroco. Dopo secoli di storia la mia comunità non avrà più il suo pastore. è stato comunicato durante la Messa domenicale dal Vicario episcopale per la provincia di Sondrio.
Sinceramente rimasi un pò allibito : possibile che questo fatto creasse tanti turbamento nel mio paziente. Ma lui comprendendo il mio stupore rincarò: “ Vede dottore per noi il parrocco è come il medico : non ci possono togliere il medico se no succede il finimondo:invece ci togliono il nostro prete che cura le nostre anime dopo tanti secoli”.
Allora pensavo come la salute spirituale spesso aiuta quella fisica , che il medico cura il fisico ma la religione spesso può essere un’ottima cura per superare i malanni fisici e sopportare con buona e santa rassegnazione le situazioni non più curabili.
Certo i pastori di anime nelle comunità locali hanno un ruolo di coesione sociale e di sana tenuta della solidarietà comunitaria.
Allora chiesi qual’era il motivo ? Lui sembrava aspettare questa domanda e come un torrente in piena mi disse: “ Per tutta la Valmalenco vogliono un solo parroco con altri due sacerdoti che girano nella quattro parrocchie ma non si rendono conto del ruolo dei nostri cari parrocci che ‘ è insostituibile che nel periodo turistico, estivo ed invernale hanno un sacco di lavoro e celebrano molte messe assai frequentate. Togliere i nostri parrocci è un errore e non considerare le nostre comunità di montagna.. Essi svolgono un ruolo fondamentale di guide spirituali che non può essere sostituito. è un ‘operazione fatta a tavolino sulle nostre teste solamente da efficientisti” . Era veramente arrabbiato e cominciavo a capire perchè gli si era alzata la pressione .
Cercai di calmarlo spiegandogli che probabilmente facevano così per la scarsità di preti per cui la curia diocesana non poteva garantire la presenza di un parroco per ogni paese della Valmalenco. Le mie parole era come la benzina sul fuoco: “ Ma come ? Non ci sono preti ma poi tanti fanno i curiali mentre dovrebbero essere in mezzo al gregge a sentire della puzza delle pecore come dice il nostro caro Papa Francesco “ Mi trovai spiazzato :cominciavo a non capire e allora gli misurai la pressione e gli sistemai la terapia consapevole che sicuramente la migliore cura era una maggiore considerazione del sentimento genuino e delle sensibilità dei fedeli.