RISOLTA LA QUESTIONE DEI TASSISTI
Riceviamo e pubblichiamo:
Dopo che per alcuni giorni le principali città italiane avevano registrato il caos per il traffico per via delle manifestazioni spontanee dei tassisti, dopo che il Ministro Bersani aveva sostenuto che quando si tratta di regole le regole non si discutono, dopo che lo stesso Ministro aveva escluso di sedersi al tavolo con la categoria, dopo che erano scesi in campo l’artiglieria pesante, quella media, quella contraerea contro la nostra categoria, dopo che eravamo stati dipinti in tutti i modi possibili, persino di essere evasori, noi che abbiamo ben poche speranze di farlo se per ipotesi qualcuno volesse, dopo che erano scese in campo la associazioni dei consumatori chiedendo la precettazione, quelle stesse associazioni che se sono i pendolari, i no-global, i metalmeccanici a fare le stesse cose se ne stanno zitte e silenziose guardandosi bene dal sollecitare interventi, dopo che abbastanza sprezzantemente il Presidente della Camera, di solito compito, aveva detto che non si potevano certamente mettere i tassisti sullo stesso piano di altri lavoratori (forse ha ragione: gli altri lavorano molto meno di noi e in condizioni molto, molto migliori delle nostre), dopo insomma che tutto era stato fatto per dipingerci come l’Orco delle favole di un tempo, dopo tutto questo…
---dopo tutto questo il Ministro:
- ha dovuto venire al tavolo
- ha dovuto discutere con noi
- ha dovuto prender atto di aver fatto una fesserie enorme
- ha dovuto cancellare l’art. 6
- ha dovuto cioè fare marcia indietro pressoché totale.
La precettazione le Associazioni dei consumatori avrebbero dovuto chiederla non per noi ma per lui, per il Ministro, consigliato molto male. Quel suggeritore è bene che lo mandi a Katmandu.
Pareggio. Doveva salvare la faccia, ed era difficile. Bersani ha trovato una soluzione brillante sostenendo che si è trattato di un pareggio. In effetti è vero ma solo se si ragiona alla Totò:: il primo tempo ha vinto lui (facendo il decreto), il secondo tempo abbiamo vinto noi tassisti (smontando il decreto visto che si elimina l’art. 6. Un tempo per uno ma per noi quello che conta, così come se il Milan perdesse 1-0 il primo tempo e poi nella ripresa segnasse 3 goals senza subirne, Moratti sostenesse che si è trattato di un pareggio, un tempo per uno…
A noi tassisti interessa una cosa sola: che il colpo di mano sia stato sventato dopo che tutti, compreso il Sindaco di Roma Veltroni che è dello stesso Partito di Bersani, avevano riconosciuto che le nostre proteste erano sacrosante.
Toni S. (tassista da 20 anni e scrittore a tempo perso)