CALCIOPOLI: CHI SONO LE MALAE BASTIAE?

E adesso aspettiamo l’appello, ma va così bene avere in Europa, al di là delle solite, squadre come il Chievo, il Palermo, il Livorno e perfino l’Empoli che la licenza non l’aveva manco chiesta mai e poi mai pensando che un giorno gli sarebbe ser

E così il nostro calcio-campionato è cucinato a dovere. Sono stati delusi quelli che si aspettavano una soluzione all’italiana magari in nome dello slogan ripetutamente sentito in varie sedi “si puniscano le persone ma non i tifosi”, tentativo di assoluzione, totale o parziale, per i club. Piccola dimenticanza però: gli altri tifosi, quelli delle squadre che hanno subito. Per fare un esempio che esca dal giro di questi giorni ricordiamo l’ultimo campionato in A del Venezia. Premettiamo che riteniamo si tratti di squadra non degna della serie A per una carenza strutturale: non è possibile avere uno stadio che può essere raggiunto in vaporetto Quando ci sarà uno stadio in terraferma, magari tra Mestre e l’aeroporto di Tessera, potrà aspirare a un ritorno alla grande (il Venezia vinse la Coppa Italia del 1941 battendo la Roma 1-0 nel secondo incontro dopo il primo finito 3-3 anche dopo i supplementari con alcuni giocatori che poi furono l’ossatura del grande Torino!). Ciò premesso abbiamo assistito a un ripetersi domenicale di situazioni sfavorevoli ai neroverdi. Nei dibattiti televisivi si sentiva dire che in fin dei conti le situazioni si equilibrano nel corso del campionato. Ci divertivamo, essendo il Venezia estraneo al pool di squadre che andavano per la maggiore, a commentare distaccati che in fin dei conti era vero che le situazioni si riequilibrano. Un po’ come lo zoppo che ha sì lo svantaggio di avere una gamba più corta ma in compenso ha il vantaggio dell’altra più lunga. E così il riequilibrio del campionato era dimostrato in quanto sì il Venezia aveva avuto una serie di svantaggi ma in compenso altre squadre avevano avuto una serie di vantaggi. Che poi questo succedesse, come si diceva allora, per sudditanza psicologica degli arbitri rispetto alle grandi squadre, o per altri motivi è da vedere.

Inaccettabile dunque il tentativo di imporre il detto latino “senatores probi viri, senatus mala bestia”, in questo caso diventato “persone (dirigenti, arbitri e quant’altro) malae bestiae, cohortes o manus o turmae sunt exemplum innocentiae, probitatis, honestatis”.

No, non siamo d’accordo.

Cos’ come non siamo d’accordo con le accuse di giustizialismo dopo le condanne, tanto è vero che lo stesso Palazzi, l’accusa, ha ricorso contro le sentenze, ritenendo congrue solo quelle di Galliani e Mealli, incongrue le altre e rinnovando le sue richieste (Juve in C, le altre in B eccetera).

La B per la Juventus era stata proposta dalla stessa difesa del club. Le dure proteste si riferiscono evidentemente ai 30 punti di penalizzazione aggiuntivi. Tanti, certo ma il campionato da disputare è la B, sempre nazionale, e non la C che nazionale non é… Per il resto sarà poi la Corte di Appello Federale a decidere tenuto conto che sono stati preannunciati ricorsi al TAR del Lazio, competente in materia sportiva.

Siano come siano le cose ce ne sono diverse che fanno piacere:

1) L’Inter in Coppa dei Campioni dopo tante delusioni per Moratti!

2) La Roma in Coppa dei Campioni dopo tante polemiche di cui solo ora si capisce il senso

3) Il Chievo ai preliminari di Coppa dei Campioni. La più grande novità del nostro calcio.

4) Il Palermo ai preliminari di Coppa dei Campioni. La cura Zamparini dà risultati.

5) Il Livorno in UEFA. Bene, dopo lo sconsiderato licenziamento di Donadoni!

6) Il Parma in UEFA. Altro punto positivo, dopo quel che ha passato questa squadra.

7) L’Empoli in UEFA. E chi ci pensava? Non c’era neanche la licenza…

Vedremo se cambierà qualcosa. Intanto c’è stata la dimostrazione:

1) che le cose non andavano come avrebbero dovuto

2) che le cose sono venute alla luce consentendo di rimettere in carreggiata il nostro calcio.

3) Che il tempo è galantuomo.

Quest’ultimo terzo punto vale per molti ma in particolare per Carraio. Come abbiamo scritto avrebbe dovuto avere la dignità – lui e con lui l’intera Federazione – di trarre le debite conseguenze di quanto era successo in Corea. No. Colla speciale attaccante glutei suoi alla poltrona.

Dovrebbe valere anche in campo giornalistico. Tutti fuori dal giro? Tutti innocenti? Tutti fustigatori del malcostume (allora, non oggi quando è facile esserlo)?

Coincidono conquista della Coppa del Mondo e pulizie di Pasqua. Errare è umano, perseverare è diabolico. Dovesse succedere ci sarebbe da esiliare i colpevoli, al Polo Nord.

R.F.

R.F.
Costume