Lo sciopero generale. I conti non tornano

Riceviamo da CGIL e UIL comunicato sullo sciopero generale. Non era condiviso e continua ad essere non condiviso dal momento che ad uno sciopero generale si dovrebbe giungere come extrema ratio ed in particolare sotto un’unica tenda sindacale.  Comunque ovviamente pubblichiamo quel che abbiamo ricevuto.
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Il comunicato CGIL e UIL
Sciopero generale, altissima adesione in Lombardia - Oltre 20mila persone all’Arco della Pace a Milano con Cgil e Uil

Milano, 16 dicembre 2021 - 280 pullman dalle regioni del nord Italia, oltre 20mila persone in
piazza. Sono i numeri della manifestazione milanese all’Arco della Pace, una delle 5 manifestazioni
(insieme a Roma, Cagliari, Bari, Palermo) organizzate da Cgil e Uil nel giorno dello sciopero
generale.
In Lombardia altissima l’adesione alla protesta. Nelle aziende metalmeccaniche la media è del
65%, con punte del 100% di adesioni. 
Nei cantieri lombardi lo sciopero ha coinvolto tra il 30% e il 50% degli operai e impiegati. 
Il trasporto pubblico locale supera il 60% delle adesioni. 
Nel settore appalti, pulizie, vigilanza si è registrato il 65% di adesioni allo sciopero, terziario e
turismo circa il 30%.
L’industria agroalimentare supera il 70% di adesioni. Industria tessile, chimica, farmaceutica tra il
30 e il 50%.

Alessandro Pagano, segretario generale Cgil Lombardia, commenta: “La riuscita dello sciopero
dimostra che è stato uno sciopero giusto, a differenza di quanto qualcuno ha sostenuto in questi
giorni. Questa mobilitazione è stata lo strumento per rimettere al centro il punto di vista di
lavoratori, lavoratrici, pensionati e pensionate e il Governo dovrà tenerne conto. Se non lo farà,
andremo avanti con la nostra mobilitazione”.

Danilo Margaritella, segretario generale Uil Lombardia, dichiara: “Una grandissima manifestazione
qui in Lombardia con la collaborazione e il coinvolgimento di tutte le regioni del nord. Stiamo
dando un messaggio forte al Governo. Non si può andare avanti in questo paese senza avere una
vera riforma del fisco, delle pensioni e del welfare e oggi la piazza era strapiena di lavoratrici
lavoratori che lo chiedono a gran voce”.

=======================Nostra nota

Come notazione non politica né polemica ma di analisi alcuni suggerimenti che vengono dai numeri. Esaminiamone due. Il titolo del comunicato ufficiale è “Sciopero generale, altissima adesione in Lombardia - Oltre 20mila persone all’Arco della Pace a Milano con Cgil e Uil“
Veniamo inoltre informati che
“280 bus dalle regioni del nord Italia” hanno portato gli scioperanti a Milano, quindi si parla in ordine di grandezza di 15.000 dal che ne verrebbe che extra bus da tutta l’Italia settentrionale sarebbero venuti solo in 5000. Qualcosa non quadra.

Chi a Milano e chi a casa
Seconda considerazione la provenienza degli scioperanti. Il Comunicato parla di “regioni del nord Italia”. Precisiamole dunque: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Liguria, Friuli, Trentino AA. In queste otto regioni abitano almeno 30 milioni di persone
20.000 rispetto ai 30 milioni da tutta l’Italia settentrionale: meno dell’1%. Qualcosa non quadra.

Iscritti militanti e iscritti a casa
Ultima considerazione. In Italia la CGIL ha più di 5 milioni di iscritti, la UIL quasi due. Nelle “regioni del nord Italia” stimiamo, in ordine di grandezza, la metà di 5+2 ossia la metà di 7, quindi tre milioni e mezzo.
Da 3,5 milioni di iscritti solo 20.000 han dato con la presenza la loro adesione, meno di uno su cento.

Auspicio
Che si recuperi un equo rapporto fra forze sociali ed economiche è, anzi dovrebbe, essere interesse di tutti. Usando la testa e non i muscoli. Tutti.
GdS

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