L'on. Brambilla é dalla parte dell'orso, noi delle persone e degli altri animali

“Corri e sàlvati M49, e grazie per aver dimostrato con la tua fuga, una volta di più, l’imperizia e il dilettantismo di chi ha dichiarato guerra a te e a tutti i tuoi simili. Noi stiamo dalla parte dell’orso e della libertà”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e del Movimento animalista, commenta la notizia della cattura e dell’evasione dell’animale dalla struttura di Casteller che gli era stata assegnata quale prigione.

Spiega l’ex ministro: “La Provincia di Trento, che della caccia all’orso sembra aver fatto una ragione di vita, ha accumulato una montagna di fallimenti da quando è stato realizzato il programma di ripopolamento degli orsi. Il più macroscopico è l’incapacità di garantire la convivenza con la popolazione, ma nessuno può dimenticare il fatale tentativo di catturare l’orsa Daniza. Nel caso di M49 si è preteso di rimuovere un orso che non aveva mai attaccato gli esseri umani, che anzi è considerato non aggressivo ed evita l’uomo, ma che è riuscito ad evadere da una struttura presentata dall’amministrazione come ultrasicura e che, oltretutto, è stato privato, colpo di genio, del radiocollare. Il proclama del Governatore Fugatti, che ora minaccia di abbattere l’orso, nonostante la diffida del ministero dell’Ambiente e di tutte le associazioni animaliste (compresa la nostra), ha tutto il sapore di una meschina vendetta, per tentare di occultare l’ennesima figuraccia. L'ordine di abbattimento di M49 emanato dal presidente della Provincia di Trento è vergognoso e privo di qualsiasi fondamento giuridico. La Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente e il Movimento Animalista che presiedo daranno dura battaglia, non solo contro Fugatti ma contro chiunque dovesse, in qualsiasi modo, rendersi responsabile della morte di M49: un crimine, non ci sarebbe altra parola”.
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Nostra nota di commento

La medaglia deve avere due facce.
L'on. Brambilla, che non vive dove potrebbe correre il rischio di incontrare il plantigrado così da lei appassionatamente difeso, minaccia dura battaglia per quanto dianzi detto.
Prendiamo atto con un'aggiunta.
Le Istituzioni, le diverse Associazioni colpite, i residenti non solo contro l'on. Brambilla ma contro chiunque dovesse, in qualsiasi modo, rendersi indirettamente responsabile (essendo dalla parte dell'orso) di danni alle persone: un crimine, - non ci sarebbe altra parola – dovrebbero rivolgersi alla Magistratura per i conseguenti, indispensabili provvedimenti.
La medaglia infatti deve avere due facce, onori ed oneri.
Seconda aggiunta
Ma l'on. Brambilla non è per caso razzista?
Difende appassionatamente l'orso e non spende neppure una lacrima per gli asini, le pecore, le capre, i cavalli, i maiali, le vacche e gli avicunicoli e quant'altri che il suo amico orso sbrana lasciandone anche parte cospicua sul terreno. Non sono animali meritevoli di vivere anche quelli?
Terza aggiunta
Ci pare opportuno ricordare cosa è successo a quel trentino che si è trovato davanti un orso. Sapeva tutto, anche perchè era sostenitore degli orsi nel Trentino. Era un atleta, cosa da 100 km di percorrenza. L'Orso era un maschio, non c'erano pertanto orsetti. Non è scappato ma ha seguito alla lettera le istruzioni che però avevano un difetto. Secondo quelle e quel che dicono gli animalisti l'orso non attacca l'uomo. L'orso era analfabeta e quindi non sapeva che lui non attaccava e così l'ha fatto.
Conseguenze: abbiamo visto in TV la vittima in un letto di ospedale quando diceva di essersi salvato per miracolo essendo finito in un punto dove l'orso saggiamente la ritenuto di non avventurarsi.

E per chiudere
Non siamo orsofobi. Ci piacciono quasi tutti gli animali e trattiamo male solo zanzare e vipere. Ci spiace quando succede di vedere specie viventi trattate male o peggio. Però, e come me tanti, vorremmo andare su per i monti senza il timore di questi incontri. E' raro dicono. Già, ma se al posto di un atleta, informato in dettaglio su come comportarsi, ci fossimo stati noi o l'on. Brambilla – che l'orso, ingrato, non risparmierebbe - o addirittura un bambino indottrinato dagli orsi dei cartoni animati. Non è che potrebbe finir male?. (GdS)

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on. Brambilla - nostro commento GdS
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