Treni. Sciopero contro la povera gente (e nostra nota)

Riceviamo e pubblichiamo:

Non sono abituata a scrivere ai giornali ma ho cambiato idea. Ho sbagliato a non farlo come hanno sbagliato tutti  coloto che hanno motivi di protesta e che non vanno oltre uno sfogo in famiglia o con gli amici. Se potessi tornare indietro ne avrei da scrivere! Il problema odierno è che domenica io e tanti poveri diavoli come me saremo a piedi. Sciopero dei treni senza possibilità di fasce speciali perchè di festa è così. Ma contro chi è questo sciopero? Contro la povera gente. Sciopero venerdì, pendolari garantiti visto che sono di serie A mentre noi siamo di serie Z.

Due giorni dopo altro sciopero. Chi viaggia la domenica se non povera gente come me che non ha la macchina o che non può fare diversamente. I tifosi al seguito della squadra del cuore sanno arrangiarsi, ma gli altri no e c'è perfino chi deve usare il taxi. Lo sciopero è un diritto. La povera gente no, ha solo doveri.Vi prego di pubblicare senza la firma per non correre rischi.

Nostra nota
La signora o signorina che sia non ha tutti i torti e così chi ragioni ne ha - se si proclana uno sciopero vuol dire che i motivi ci sono - obiettivamente rischia di passare dalla parte del torto per le conseguenze che si hanno e che si vedono nelle stazioni dove c'è sempre qualcuno che non sapeva dello sciopero, in prinis gli stranieri ma non solo loro, e che si vedono anche negli intasamenti stradali. Lo sciopero è normato come 'dititto' dalla Costituzione che però aggiunge una seconda parte spesso dimenticata. "nell'ambito delle leggi che lo regolano". Nei servizi pubblici dovrebbe esserci anche il diritto degli utenti, ad esempio limitando la durata nei trasporti o al mattino o al pomeriggio. Una norma ragionevole che nessun governo, di destra o di sinistra, riuscirà mai ad approvare determinando di fatto una discriminazione e passando il diritto a privilegio. Comunque se qualcuno ha quacosa da dire scriva e pubblicheremo (ndr)

 

 

 

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