LA FAVOLA DEL CALCIO ITALIANO: IL MIGLIOR...
C'era una volta il calcio italiano. Italiano perché nelle squadre di serie A c'era anche qualche straniero ma si trattava di eccezioni singole o poco più. Famoso il trio del Milan Gre-No-Li ovvero Gunnar Gren, Gunnar Nordahl e Nils Liedholm. Famoso lo svedese Jeppson arrivato a Bergamo quando l'Atalanta navigava in pessime acque. Da parecchio tempo fermo perché in Svezia non si giocava in quel periodo. Correva l'anno 1951, il 28 ottobre; lui era appena arrivato in Italia e subito fatto scendere in campo. Non aveva fatto quasi niente fino a metà partita quando, imposessatosi del pallone nell'area nerazzurra partiva a razzo pallone al piede per tre quarti del campo seminando gli avversari comaschi che non riuscivano a stargli dietro, loro che erano senza sfera. 1-0 e poi nelle partite successive un diluvio di gol. Costava tanti soldi andare al Brumana, 500 lire in tribuna scoperta, ma la gente accorreva da ogni dove. E alla fine di quel campionato il boom. Il Napoli lo compra per una cifra spaventosa, la prima volta che per un giocatore si spende più di 100 milioni, 105 per l'esattezza, e a Napoli ci tresterà sino al 1956. Ce ne sono altri da ricordare, ma non moltissimi perché non era ancora invalso il malvezzo di imbottire l'undici in campo di stranieri fino ad arrivare in qualche occasione di vedere squadre senza un italiano.
C'era il calcio. Ed ecco che in vista delle Olimpiadi di Roma il CONI e la Federazione varavano una squadra di giovanissimi che si abituavano a giocare insieme, meta l'oro olimpico. Nel girone iniziale prevalevano su Brasile, Regno Unito, Taiwan. In semifinale la beffa del sorteggio che dopo il pari, anche nei supplementari, premiava la Yugoslavia mandandola in finale ove batteva la Danimarca.
C'era il calcio, anche nei mondiali vinti.
Adesso "abbiamo il più bel campionato del mondo", ci sentiamo dire e leggiamo sui giornali, sportivi e non. Sarà. Ma vediamo che nel nostro campionato svetta la stella della Juventus con 71 punti, 9 sul Napoli, 13 sul Milan. Migliore attacco con 61 reti (id la Roma ma ne ha presi 52). Migliore difesa con 20 reti in 31 partite, 9 meno del Napoli che la segue in questa particolare graduatoria. Le vittorie 22, 4 più del Napoli, 5 più del Milan. Solo cinque sconfitte, 5 il Napoli, 7 il Milan. Numeri che indicano una superiorità éclatante. Ebbene questa dominatrice di casa nostra é andata a casa subendo due gol dai tedesci in trasferta e due in casa. Il Milan 4 ne aveva presi in un colpo solo a Barcellona. Fuori tutte le squadre nelle Coppe europee salvo la Lazio che si disputa con i turchi del Fenerbahce, vittoriosi all'andata per 2-0, l'ingresso nelle semifinali di Europa League. Loro non sono mai arrivati così in alto. La lazio non ci arriva dal 2002. Sia che la lazio si riscatti segnandone 3, a zero, sia che non ce la faccia la favola non cambia.
C'era una volta, sì, un bel campionato, in qualche momento forse anche il migliore, ma si tratta di affreschi tratti dal baule dei ricordi, nulla a che vedere con quello che si vede oggi, negli stadi o in TV.
GdS