BASTA COMPENSI D'ORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E ANCHE NELLE SOCIETÀ PUBBLICHE

Il Ministro delle Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, ha firmato la Circolare n.1 del 2008, che chiarisce le disposizioni della Legge finanziaria 2008 (art.3, commi 43-53), riguardanti il tetto alle retribuzioni e agli emolumenti a carico delle pubbliche amministrazioni, società pubbliche partecipate e loro controllate e collegate. La nuova disciplina, stabilita dalla Finanziaria 2008, ha carattere generale e riguarda "chiunque riceva a carico delle pubbliche finanze emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con pubbliche amministrazioni statali, agenzie, enti pubblici anche economici, enti di ricerca, università, società non quotate a totale o prevalente partecipazione pubblica, nonché le loro controllate, ovvero sia titolare di incarichi o mandati di qualsiasi natura nel territorio metropolitano". Per le altre Amministrazioni Pubbliche la nuova disciplina vale come principio, nell'ambito del coordinamento della finanza pubblica. Il vincolo economico consiste nell'imposizione di un tetto - non superabile - pari a 289.984 euro annui lordi, equivalenti alla retribuzione del primo Presidente della Corte di Cassazione.

NLG

Nostra nota

Misura giusta nello spirito ma strampalata e demagogica nella lettera.

Cosa vuol dire questo tetto? Non è possibile mettere tutti sullo stesso piano. I responsabili dell'ENI, per fare un esempio, che compete sui mercati mondiali non possono essere messi sullo stesso piano di una ex municipalizzata locale ma dovrebbero esserci riferimenti a parametri oggettivi (fatturato, utile ecc.).

Osserviamo poi che i Presidenti delle Comunità Montane, Ente che aveva (!!!) monopolizzato la discussione sulla riduzione dei costi della politica, ce ne vogliono circa 25 messi insieme per pareggiare con le loro oggi risibili indennità il costo fissato dalla circolare. (ndr)