OSSERVATORIO VALTELLINESE: 1) CAMPAGNA INFORMATIVA ANTIDROGA 2) FAMIGLIA, IL PROBLEMA DELLA GELOSIA TRA FRATELLI

1) ANTIDROGA

(nlg) Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alla droga, Senatore Carlo Giovanardi, ha illustrato i contenuti della Campagna informativa 2008 che intende dimostrare gli effetti dannosi delle sostanze psicoattive e promuovere fattori protettivi soprattutto nell'ambito della famiglia. Per questo la campagna è indirizzata sia ai giovani, potenziali consumatori di sostanze psicoattive, sia ai genitori, e vuole, in particolare, coinvolgere tutta la famiglia, per valorizzare il dialogo ed esprimere insieme (genitori e figli) un fermo rifiuto delle droghe, e mostrare gli effetti dannosi che tutte le sostanze psicoattive producono al cervello ed i risultati delle ricerche nel campo delle neuroscienze. Nel corso dell'incontro è stato presentato alla stampa lo spot contro l'uso delle droghe, in onda sulle principali reti televisive nazionali. Sono stati, infine, presentati il Comitato scientifico del Dipartimento per le politiche antidroga e la Consulta degli esperti e degli operatori del servizio pubblico e del privato sociale.

2)GELOSIA

(moige) Quando arriva un fratello o una sorella è piuttosto normale che l'altro figlio abbia una reazione di gelosia, rivolta solitamente verso la madre. Se è molto piccolo probabilmente non si accorgerà di tutti i cambiamenti ma mostrerà comunque dei segni di gelosia attraverso una regressione. Magari vorrà anche lui il ciuccio o riprenderà a fare la pipì a letto, ma sono sintomi che, in genere, passano velocemente. Se invece è più grande la gelosia deriverà dal fatto di sentirsi escluso. "Ma con delle piccole accortezze - spiega Elisabetta Scala, pedagogista del Moige - si può fare in modo di limitare al massimo questo problema". Ecco dunque alcuni consigli della nostra esperta.

"E' essenziale coinvolgere il figlio più grande nella cura dell'ultimo arrivato; gli si deve consentire di tenerlo in braccio, di cullarlo, di darci una mano nel momento del cambio e spiegargli sempre perché il bimbo piange. Anche il papà riveste un ruolo importante: se la mamma è alle prese con l'allattamento spetterà all'altro genitore giocare con il primogenito, così che quest'ultimo non si senta un semplice 'spettatore' delle cure dei genitori verso il piccolo. Poi va bene anche coccolarlo più del solito, perché in questo momento ne ha bisogno. Sono assolutamente da evitare le frasi del tipo 'tu sei grande, devi capire', lo farebbero sentire troppo responsabilizzato marcando il cambiamento avvenuto in famiglia. Naturalmente, se la gelosia persiste per molto tempo, meglio parlarne con un esperto, partendo dal pediatra di famiglia fino ad arrivare a uno psicologo".

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