Saluto di fine anno del Provveditore
il celebre cantautore Lucio Dalla, nella sua canzone “L’anno che verrà”, così cantava:
“L'anno vecchio è finito, ormai
Ma qualcosa ancora qui non va
Si esce poco la sera, compreso quando è festa
E c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
E si sta senza parlare per intere settimane
E a quelli che hanno niente da dire
Del tempo ne rimane
Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando”.
Il vecchio anno scolastico è finito e davvero più di una cosa non è andata e, ancora oggi, siamo in una condizione di cauto ottimismo. Le notizie che sentiamo e leggiamo sembra ci invitino alla speranza e per questo l’attesa è grande in ciascuno di noi.
Veniamo da un lungo periodo che ci ha stancati, fisicamente e psicologicamente, in cui la realtà e stata stravolta e, con essa, tutte le nostre abitudini.
Ma la scuola ha saputo essere resistente e resiliente, grazie al continuo e solerte lavoro dei Dirigenti Scolastici, dei Docenti e di tutto il Personale. A loro va il mio più sincero ringraziamento.
Abbiamo cercato di non far sentire voi, carissimi ragazzi, soli e privi di una guida, pur con le limitazioni della Didattica a Distanza, costruendo un modo innovativo di comunicazione e di formazione.
Sono consapevole che tale sistema non abbia sostituito la presenza fisica a scuola, il contatto diretto con i docenti e con i compagni, come pure sono certo che molti ragazzi fragili hanno risentito in modo ancora più forte di questa situazione anomala.
Abbiamo chiesto alle famiglie un notevole sforzo ma non eravamo nelle condizioni di fare diversamente.
Ora guardiamo con fiducia a settembre nella speranza che la trasformazione che Lucio Dalla canta nel suo brano sia per noi il rientro ad una normalità a lungo sospesa.
Invito i ragazzi che ne hanno la possibilità ad aderire alle iniziative organizzate dalle scuole nell’ambito del “Piano Scuola Estate”. A chi deve recuperare alcune materie consiglio di studiare costantemente ogni giorno e di non aspettare la fine di agosto per riaprire i libri.
A chi non è stato ammesso alla classe successiva dico: “Comprendi i motivi per cui non ce l’hai fatta e prendili come uno stimolo per fare di più e meglio”. La bocciatura non è un giudizio sulla persona e non deve mai esserlo. Io so che ognuno di voi è una persona speciale, ma so anche che deve impegnarsi al meglio per proseguire nel suo percorso scolastico, senza sperare nella bontà degli insegnanti. Il pane guadagnato è più buono di quello regalato.
Ai ragazzi che sosterranno l’Esame di Stato va il mio più forte “IN BOCCA AL LUPO” affinché completino con successo il loro ciclo di studi e possano proseguire nel loro percorso universitario o professionale.
Vi ringrazio tutti, per essermi sempre stati vicini in questo anno difficile, così come ringrazio i miei collaboratori dell’Ufficio Scolastico, senza i quali non sarei in grado di fare nulla.
Porto nel cuore ognuno di voi e, in modo particolare, chi ci ha lasciato nel corso dell’anno: tra tutti, il mio pensiero continua a rivolgersi a Daniele, che mi accompagna ogni giorno nel mio compito alla guida delle scuole di questa Provincia e che sento particolarmente vicino, pur avendolo visto solo di sfuggita.
Se la Provincia di Sondrio è grande, anche il Provveditore deve avere un cuore grande e trovare per tutti un posto: questo io cerco di fare e grazie a voi mi sembra di riuscirci.
Un caro abbraccio
Fabio Molinari
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Il Provveditore ha ringraziato tanti ma merita di essere ringraziato a sua volta con tutto quello che ha escogitato (gds)