SCUOLA, PER I GENITORI LO STRESS DEL CARO LIBRI.

Settembre è alle porte e per i genitori arriva l’ora di affrontare le spese di rinnovamento del corredo scolastico per i loro figli. E anche quest’anno le famiglie si troveranno a fare i conti con il caro-libri. Secondo la Federconsumatori il solo aumento del costo dei testi scolastici si aggira intorno all’11% in più rispetto allo scorso anno. Edizioni di libri che cambiano alla fine di ogni anno scolastico, spesso solo nelle immagini, e case editrici che mettono sul mercato solo i nuovi testi, costringendo i genitori ad acquistarli a prezzo maggiorato, e a non poterli rivendere gli anni successivi perché ormai inutilizzabili. Questa è la situazione a cui vanno incontro le famiglie, anche quelle che hanno figli quasi coetanei che, non possono nemmeno passarsi i libri di figlio in figlio. Quasi una tassa annuale sui figli in età scolastica.

“ Il problema si fa di anno in anno sempre più grave, eppure basterebbe che i testi scolastici non cambiassero con tale frequenza”, secondo Bruno Iadaresta, Responsabile Scuola del Moige. “Bisognerebbe porre un limite e predisporre, eventualmente, qualche dispensa di aggiornamento”.

Intanto l’'Antitrust ha deciso di incaricare il nucleo speciale a tutela della concorrenza e del mercato della Guardia di Finanza al fine di acquisire informazioni in 8 città campione (Milano, Roma, Napoli, Torino, Palermo, Bologna, Bari e Verona), in modo da ottenere un serie storica dei prezzi dei testi fondamentali degli ultimi tre anni. Solo dopo l’analisi dei dati si potrà determinare se c'è o meno uno scorretto comportamento da parte delle case editrici o, invece, se quella in atto è una distorsione del mercato legata, ad esempio, ad una cattiva distribuzione commerciale o a problemi regolamentari.

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