“cancellare” la mamma? Resta anche se non si fa più festa. Quella reale
Ma che stupidaggini vanno a inventare le maestre di una scuola di Torino per “Sostituire” la mamma!
Io che ho messo al mondo cinque figli con dolore, proprio come è scritto nella Bibbia, a leggere la grossolana, quanto infantile ed ignorante decisione di una scuola di Torino di abolire la” Festa della mamma” per non offendere” ( ma chi????)le altre coppie ( due uomini o due donne) che stanno insieme e che mai potranno assumere il ruolo della madre naturale, e sostituirla con un semplice biglietto di auguri di volersi bene, mi fa sghignazzare dal ridere.
Cari miei, è inutile che ci proviate da tutte le varie sponde politiche e amichevolmente benevolenti con le altre religioni, la mamma da che esistono gli uomini e le donne è colei che nel suo grembo porta un seme che crescerà con il suo sangue e con tutto ciò che lei è.
Magari, poi, non sarà una buona madre, ma di sicuro l’avrà partorito (Naturalmente e non) da sé.
Mi spiace che in questo giorno in cui nel mondo si celebra la mamma debba proporvi questa infame riflessione dovuta alle tanto stordite e- certamente- non consapevoli maestre della scuola Coppino di Torino (Cfr. La Stampa, 7 maggio 2016). Tali notizie non bisogna assolutamente che “passino”, come “barzellette”. Essere madre, anche oggi nello sfacelo in cui siamo delle nostre comunità sociali, essere madre è ancora uno dei più nobili e faticosi impegni per qualsiasi donna, ignorando la sua razza, il suo colore, il suo credo religioso. La vita si perpetua da millenni e millenni proprio per le coraggiose donne che assumono più o meno responsabilmente il ruolo di essere madri. Non viva chi ci vuole bene (nonni, tate ed altri), ma principalmente la mamma che ci ha accudito e fatto nascere per proseguire- possibilmente- il cammino della speranza di essere veri uomini e vere donne.