DELEGAZIONE MOIGE SCALA IL MONTE ROSA PER CHIEDERE UN FISCO EQUO
Perché non fare il bis sul Bernina (m. 4050) o, meglio visto che si parla di fisco, sul Disgrazia (m,. 3678)?
Sono saliti a piedi fino alla punta Castore, a 4.226 metri di quota, nel massiccio del Monte Rosa, per «ricordare l'urgenza di politiche di equità fiscale per le famiglie». A lanciare il messaggio da una delle vette più alte dell'arco alpino una delegazione di genitori del Moige, guidata da Alessandro Turco e Alessandro Kirschner. «È un gesto concreto - ha spiegato Turco - per ribadire la necessità di politiche fiscali giuste, e proporre il quoziente familiare come strumento di equità». La scalata è stata compiuta da tre componenti del Moige tra il 29 e il 30 giugno. La spedizione avrebbe dovuto affrontare il Monte Bianco, ma a causa di improvvise nevicate, che nei giorni scorsi hanno portato a gravi incidenti in altura, si è diretta verso il Monte Rosa. «Le famiglie con figli - spiegano - incontrano oggi innumerevoli difficoltà, a partire da un sistema fiscale penalizzante, come dichiarato da anni dalla corte costituzionale. Chiediamo equità fiscale con strumenti come il quoziente familiare, che in Francia ha riportato la natalità su livelli oramai doppi a quelli dell'Italia, che è il fanalino di coda dell'Unione Europea». «Auspichiamo che il Dpef punti a smantellare le numerose ingiustizie fiscali che gravano sul nucleo familiare - ha concluso - e che per quanto riguarda le politiche della famiglia si guardi sempre più al sistema utilizzato Oltralpe, ove c'è una vera sensibilità alle problematiche e alla promozione della famiglia, il principale agente di socializzazione primaria».
Moige
Perché non fare il bis sul Bernina (m. 4050) o, meglio visto che si parla di fisco e quindi si può giocare sulle assonanze, sul Disgrazia (m,. 3678)? In ogni caso niente Coca (m. 2620, Orobie) mentre trionfale accoglienza lui, il fisco, avrebbe invece sulle Orobie centrali: Pizzo del Diavolo di Tenda (2.914 m) e Pizzo del Diavolo della Malgina (2.924 m) in compagnia con buon vino di Valtellina (non Sassella, Grumello o Sforzato ma Inferno). NdR