7 30 37 NAUFRAGIO ITALIANO AGLI EUROPEI DI ATLETICA
Peggio di così era difficile che potesse andare. A Barcellona gli europei di atletica hanno messo a nudo la povertà dell'atletica italiana finita al 17° posto nel medagliere ufficiale e indietro anche in altre classifiche elaborate da noi.
Niente da dire ad atlete ed atleti. Quando si batte nettamente un record italiano vecchio come il cucco, cosa che simultaneamente è successa alle due staffette 4x100, non c'è da recriminare per l'argento o per il 'legno' (4° posto). Idem nel vedere che i possibili candidati all'oro non hanno raggiunto il bersaglio. Capita a tutti. Solo, piccolo particolare, Se la Russia ne ha almeno 15, e forse di più, nonn tutti centrano il bersaglio, ma intanto 10 ori vanno a Mosca. Idem per gli altri Paesi dell'alta classifica. Se noi in tutto ne abbiamo due o tre può capitare di restare a bocca asciutta. In ogni caso strenne lontanissimi da Francia, GB e anche Germania che pure non ha ben figurato questa volta. Da notare infine che se ci fossero ora i mondiali correremmo il rischio di sparire dalla graduatoria.
Dopo il naufragio ai mondiali di calcio ecco dunque il naufragio di Barcellona.
La FIDAL si consola. Sul suo sito ufficiale si legge "Gli azzurri chiudono all'ottavo posto nella classifica a punti, con 24 finalisti e 92 punti, trenta in più dei 62 collezionati a Goteborg quattro anni fa". Questo commento la dice lunga, ovvero chi si contenta gode. La cosa più ovvia sarebbero le dimissioni dei dirigenti. Poi si può anche respingere quelle del Presidente Franco Arese, campione europeo dei 1500 nel 1971, ma un segnale ci vorrebbe pure per distinguersi dal censurabilissimo comportamento del Presidente della FIGC che dopo la figuraccia dei mondiali, con una dose incredibile di attak sulla poltrona, ha chiarito subito il suo pensiero: non mi dimetto.
Forse varrebbe la pena di prendere esempio dagli schermitori che nel silenzio quasi generale degli organi di informazione hanno appena finito di rastrellare medaglie, tante d'oro, a più non posso. Ora i numeri.
Le classifiche
ITALIA AL 17° POSTO UFFICIALE
Il medagliere ufficiale stila la graduatoria per medaglie d'oro ottenute. La pubblichiamo facendo presente che a fianco degli oro indichiamo anche il numero di argenti e di bronzi:
Russia 10 6 8, Francia 8 6 4, Gran Bretagna 6 7 6, Germania 4 6 6, Turchia 3 1 0, Spagna 2 3 3, Ucraina 2 3 1, e Polonia 2 2 5, Bielorussia 2 1 1, Croazia 2 0 0, Belgio 1 0 2. Poi con un oro ciascuna e nessun argento e bronzo Lettonia, Lituania, Norvegia, Slovacchia, Svizzera e quindi, finalmente, l'Italia al 17° posto con 4 argenti e due bronzi guidando quindi la classifica dei Paesi che non hanno mai sentito alla premiazione il loro inno nazionale tornando a casa senza la medaglia del metallo più pregiato. Per la cronaca dietro di noi abbiamo Olanda e Romania
2 argenti. Quindi le nazioni con un argento in tutto: Bulgaria, Irlanda, Svezia, precedute dal Portogallo che ha conquistato anche tre bronzi. Infine il gruppo di Paesi che hanno avuto solo bronzi: 3 l'Ungheria e 1 per uno Azebarijan, Repubblica Ceca e Finlandia.
LE MEDAGLIE ITALIANE
Sono state assegnate 47 medaglie d'oro. Nessuna italiana.
Sono state assegnate 47 medaglie d'argento. 4 all'Italia.
Sono state assegnate 47 medaglie di bronzo. 2 all'Italia.
ITALIA SETTIMA PER NUMERO DI MEDAGLIE
Sono state assegnate 181 medaglie. 24 alla Russia 28 alla Francia 19 alla Gran Bretagna 16 alla Germania, 9 alla Polonia, 8 alla Spagna e poi finalmente l'Italia, settima, con 6 davanti a Turchia, Bielorussia, Portogallo.
ITALIA NONA PER PUNTI
Se si stilasse una classifica come un tempo, assegnando all'oro 3 punti, due all'argento e una al bronzo, la classifica sarebbe la seguente. Primi quattro posti inalterati con Russia 50, Francia 40, Gran Bretagna 38, Germania 30. Poi Spagna e Polonia 15, Ucraina 13, Turchia 11 e finalmente l'Italia, nona. Poi la Bielorussia 9, Croazia 6, Belgio 5 ecc.
Amarilli