4 20 NEL TREVIGIANO A SCUOLA IN DIVISA. E QUASI TUTTI APPROVANO

L'Istituto comprensivo di San Fior in provincia di Treviso non ne vuole più sapere di alunni vestiti nei modi più strani da sostituirsi quindi con una divisa costituita da felpe e magliette azzurre per i maschi e rosa per le femmine pagate con un contributo di una banca locale integrato da quello delle famiglie in base a quanto stabilito dagli organi collegiali della scuola a grande maggioranza.

Il comunicato della scuola: "Il figlio dell'industriale e il figlio dell'operaio indossano lo stesso vestito prescritto dalla scuola. E per lo meno a scuola non si assisterebbe più alla competizione fra alunni che hanno la maglietta griffata e i compagni che portano i vestiti dalla bancarelle. Non va sottovalutato che spesso i nostri ragazzi, stereotipati dai modelli dei media riproponendo scollature e ombelico in vista, reiterano uno stile tutt'altro che sobrio e consono all'ambiente educativo. Gli scopi principali della divisa sono di rafforzare il senso di appartenenza a un gruppo e livellare la condizione sociale degli studenti. La divisa fornisce una forma di uguaglianza durante l'attività scolastica sia tra studenti sia nei confronti degli insegnanti, talvolta i primi a discriminare di fronte all'apparenza".

La Preside, Loredana Buffoni,: "La divisa risolve il problema dell'abbigliamento decoroso: è un simbolo di democrazia e d'uguaglianza. Sviluppa un forte senso di identità, ma non solo. La divisa è un ottimo deterrente al bullismo e rappresenta una scelta di libertà, perché affranca ragazzi e genitori dal dover decidere ogni mattina cosa indossare, permettendo di avere più tempo ed energie da dedicare davvero a se stessi".

Un genitore: "Avevamo visto giusto. La nostra è stata una scelta educativa che dovrebbe venire adottata in tutte le scuole. Adesso bisognerebbe completare la divisa con un paio di calzoni".

Un altro: "Non ero d'accordo perché non credo che le differenze tra gli studenti vengano superate in questo modo. I problemi della scuola sono altri e non vengono mai affrontati. In ogni caso ora vedo che i ragazzi indossano le felpe e non mi risulta che ci siano lamentele".

Noi: Una volta c'erano i grembiuli a scuola, che in un certo modo rendevano gli studenti tutti uguali. Ed ora ci sono diverse scuole in tutta Italia che hanno reintrodotto l'uso dei grembiuli o che, come l'Istituto di Treviso, pensano alla possibilità di far indossare agli studenti una divisa. Sono in molti a pensare che se gli studenti vestissero tutti nello stesso modo a scuola molte differenze non si noterebbero e diminuirebbero anche le possibilità di prendere in giro questo o quello studente che, magari per difficoltà economiche della famiglia, non può comprare i vestiti all'ultima moda. E poi c'è anche una questione di "decoro", perché molto spesso gli insegnanti si trovano davanti studenti vestiti come se dovessero andare in discoteca. Un abbigliamento per molti non adatto ad una lezione scolastica.

Il Ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, all'insediamento: "Anche se mi piacerebbe pensare più all'introduzione della divisa nelle scuole, sul modello di alcune nazioni europee: personalmente vedo la divisa come un elemento di ordine, uguaglianza e decoro. Vestirsi nello stesso modo, magari con lo stemma dell'istituto appuntato sulla giacca, suscita un senso di appartenenza".

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