SOLIDARIETA' A PEZZOTTA
"A forza di dare Whisky agli indiani......ecco i risultati".
Questa la laconica ma significativa affermazione di Savino Pezzotta, Segretario Generale della CISL, intervistato dai
giornalisti subito dopo la dura contestazione subìta nel
corso della manifestazione milanese del 25 aprile.
E’ stata una grama notizia quella letta sulla stampa e
ascoltata dai telegiornali del 26 aprile dai 108
partecipanti al pellegrinaggio a Mauthausen (alta Austria).
Si, con ben 108 corsisti delle due scuole sociali di
Chiavenna (Scuolaperta Valchiavenna) e di Morbegno (Insieme
per Conoscere), accompagnati anche da alcuni giovani ragazzi
e ragazze, il 25 aprile eravamo a Mauthausen e, pressappoco,
nell’ora della contestazione (molto cretina) che avveniva a
Milano, noi stavamo deponendo una corona d’alloro davanti al
monumento agli Italiani nel piazzale antistante l’ingresso
del triste, quanto famoso, campo di concentramento nazista.
La semplice quanto toccante cerimonia commemorativa in
omaggio ai circa 340 italiani morti in quel campo, e
dintorni, aveva un preciso significato e un monito.
Il significato era un grazie commosso e non retorico a quei
martiri che hanno pagato con il sacrificio della propria
vita il prezzo della libertà dalla tirannide per tutto il
popolo italiano.
Il monito, fatto proprio soprattutto dai giovani presenti
che hanno voluto guidare il piccolo corteo portando la
corona al monumento, é stato quello di invitare a non
abbassare la guardia verso i tentativi di revanscismo di
stampo nazionalsocialista da qualunque parte essi
provengano, e ad adoperarsi unitariamente per difendere la
libertà e la democrazia, affinché orrori simili non debbano
mai più ripetersi in futuro.
Come dicevo poc’anzi, le notizie pervenute da Milano hanno
lasciato l’amaro in bocca. Non tanto per l’episodio in sé
(per quanto esecrabile) ma perché si deve malauguratamente
constatare che nel nostro Paese qualcuno non ha proprio
capito nulla del significato intrinseco al 25 aprile: la
celebrazione della libertà conquistata per tutti attraverso
la sconfitta della tirannide; soprattutto la libertà di
esprimere le proprie idee e opinioni, in ogni dove e in ogni
occasione.
Non bisogna mai dimenticare infatti che la libertà
conquistata ha permesso al popolo italiano di darsi un suo
autonomo ordinamento, tra i migliori al mondo, di costruire
le proprie libere Istituzioni democratiche attraverso il
libero esercizio della competizione politica; infine, ha
permesso di ridare dignità e prestigio all’Italia, in Europa
e nel mondo.
Penso, anzi sono sicuro, che gli attestati di stima e
solidarietà fatti pervenire a Savino Pezzotta dal Capo dello
Stato, dal Presidente della Camera dei Deputati e da altri
esponenti delle Istituzioni e della politica, al di là del
rispetto e dell’alta considerazione dovuti alla persona,
vadano inquadrati in questo contesto: difesa e tutela della
libertà, difesa e tutela della democrazia, nel rispetto
assoluto della persona umana.
E, a proposito del richiamo all’Whisky dato agli
indiani........é ovvio il riferimento di Pezzotta ad alcuni
fomentatori dell’antagonismo ideologico di stampo anarcoide,
massimalista e vetero-comunista.
Al di là delle scuse plateali di prammatica fatte pervenire
da alcuni esponenti di primo piano delle frange estreme
della sinistra, politica e sindacale, é difficile pensare
che dopo questi ulteriori strappi, continuati con miopia
politica e ottusa perseveranza, sia facile pensare a
immediate ricuciture del processo di unità sindacale.
Tuttavia personalmente concordo con Savino Pezzotta e con
tutta la dirigenza della CISL, che non bisogna cedere, che
non bisogna disertare di fronte alle difficoltà, che bisogna
perseverare nella dura battaglia contro la conservazione, di
destra e di sinistra, che bisogna sempre mantenere viva la
fede nei valori fondanti della CISL che si identificano
nella tutela e difesa della libertà, della dignità della
persona umana, della democrazia e della pace nella giustizia
e nella ricerca continua di unità sindacale di tutti i
lavoratori.
Valerio Delle Grave
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