In Regione approvato il Piano Sangue valido fino al

?Lombardia, banca del sangue per l?Italia e l?estero?

Il Consiglio Regionale ha approvato
il V Piano Sangue e Plasma che per la prima volta avrà
durata quinquennale e che sarà valido fino al 2009.


Il provvedimento - che regola le attività relative alla gestione
regionale del sangue, del plasma e degli emoderivati - ha tra
gli obiettivi principali quelli di garantire l’autosufficienza
del “sistema-sangue” della Lombardia per le strutture pubbliche
e private, migliorare la sicurezza e il controllo dei processi
trasfusionali, stabilire i criteri di finanziamento regionale e
definire i criteri di accreditamento per le strutture
trasfusionali.


“Il provvedimento approvato oggi in Commissione – dichiara
Giovanni Bordoni, consigliere regionale di Forza Italia – oltre
a garantire l’autosufficienza (già oggi raggiunta)
nell’acquisizione di sangue e plasma, intende promuovere
specifiche iniziative di partnership anche con paesi esteri: la
Lombardia sarà fornitrice di sangue anche a livello nazionale e
internazionale.”


Il progetto di legge promuove inoltre iniziative per la
divulgazione di forme di prevenzione, diagnosi e cura delle
principali malattie del sangue favorendo e supportando le
numerose realtà associative presenti sul territorio lombardo.


“La Regione – aggiunge Bordoni – riconosce anche in questo
ambito il ruolo fondamentale e insostituibile del volontariato
rappresentato dalle associazioni e dalle federazioni dei
donatari di sangue, ne promuove lo sviluppo associativo e ne
tutela l’autonomia.”


Anche i dipartimenti di medicina trasfusionale e di ematologia
di norma provinciali acquisiscono una piena autonomia operativa.
Ad essi viene attribuita la responsabilità della raccolta del
sangue e del plasma e il compito di far partecipare alla
programmazione le associazioni e le federazioni di volontariato.


Con questo piano verrà inoltre completato il collegamento, in
un’unica rete informativa dedicata, delle strutture di
programmazione e delle strutture trasfusionali al fine di
permettere un’applicazione uniforme delle piattaforme
tecnologiche-gestionali e di raggiungere standard elevati di
qualità e sicurezza.


Le strutture di programmazione previste dal Piano sono:

la Commissione Tecnico Scientifica, il Centro Regionale di
Coordinamento e Compensazione (CRCC), i Dipartimenti di Medicina
Trasfusionale ed Ematologia(DMTE), oltre alla struttura
competente all’interno della direzione generale Sanità. Le
strutture per la gestione delle attività trasfusionali sono i
Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) e le
unità di raccolta (UR).
CS


GdS 10 II 2005 - www.gazzettadisondrio.it

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