Rapporto Eurispes sui giovani

di Eurispes

Coccolati dai genitori; sicuri di sé; allarmati dalle
guerre; contrari all'aborto e alla fecondazione artificiale ma
favorevoli al divorzio, i ragazzi italiani confermano che la
famiglia e' per loro il principale valore. E' il quadro generale
che emerge dal 5/o rapporto dell'Eurispes e di Telefono Azzurro
sulla condizione in Italia dell' infanzia e dell'adolescenza,
presentato questa mattina a Roma. Ecco alcuni dei dati più
significativi, secondo una rilevazione, svolta nel maggio 2004
su un campione, che ha riguardato 80 scuole di ogni ordine e
grado, di 6.276 fra bambini (7-11 anni) e ragazzi (12-19 anni).

- RAGAZZE INDIPENDENTI, RAGAZZI MAMMONI. L'88,6% degli
adolescenti sostiene che si puo' costruire un futuro migliore
per tutti con l'impegno personale. Quasi la meta' dei ragazzi
(49,6%) immagina, una volta finiti gli studi o trovato un
lavoro, di andare a vivere per conto suo. Il desiderio di
indipendenza e' maggiormente sentito dalle ragazze che dai
ragazzi (51,3% contro il 47,9%). Il lavoro inteso come
realizzazione personale e dei propri sogni interessa il 17,6%
delle ragazze e il 16,4% dei ragazzi.

- PAURA DELLE GUERRE. Il 58% dei giovani e' allarmato dalla
guerra e dal terrorismo.

- LA FAMIGLIA IL PRIMO VALORE. Il 92,4% dei ragazzi vede nella
vita familiare serena l'elemento di sicurezza maggiore. Il 60,6%
dei giovani dice che nei momenti difficili i genitori ci sono
sempre. Il 79,9% dei ragazzi prende le decisioni importanti
insieme ai propri genitori e il 90,6% afferma che le loro
richieste e desideri sono accolti. La famiglia e' il principale
luogo di riferimento: influenza le scelte politiche (37,9%),
quelle religiose (38,5) e culturali (22,9%). Gli amici
influenzano il modo di vestire (56,9%) e i rapporti con l'altro
sesso (68,5%).

- SICURI DI SE'. Ben l'88,7% degli adolescenti si sente molto o
abbastanza sicuro di fronte alle proprie scelte e l'80% ritiene
che la stima altrui sia un fattore in grado di trasmettere molta
(38,2%) o abbastanza ( 41,8%) sicurezza. L'amore rende molto
(45,4%) o abbastanza (28,2%) sicuro il 73,6%.

- LA FEDE IN DIO DA' SICUREZZA MA IL DENARO ATTRAE. Il 57,3% dei
giovani crede in Dio e ritiene che la fede possa essere un
elemento di sicurezza. Tuttavia, il denaro e' fonte di sicurezza
per il 54%.

- I COMPORTAMENTI IMMORALI. L'85,5% degli adolescenti condanna
il maltrattamento degli animali e il 78% ritiene grave il
tradimento. Per il 69,4% e' grave andare sul motorino senza
casco e il 64,2% e' critico nei confronti delle bugie così come
ricorrere alle raccomandazioni per un lavoro (52,8%). E' di
scarsa importanza invece fingersi malati per non andare a
scuola. Il 72,6% ritiene non grave l'acquisto di
cd-videogiochi-film pirata.

- Sì AL DIVORZIO, NO ALL'ABORTO. E' favorevole il 54,9% degli
adolescenti ma il 49% e' contrario all'aborto. Favorevole alla
fecondazione artificiale il 40,2%.

- LA TV E' DIVERTENTE. Lo e' per l'85,4%. Per il 77% e'
interessante e quindi e' ottimo mezzo di svago.

- I RISCHI DELLA RETE. Da un'indagine del Child internet risk
perception, il 77% dei minori usa la rete. Il 23% chatta. Il 13%
ha detto di aver incontrato on line un adulto, presunto
pedofilo, con cui ha parlato di sesso. Nel 70% dei casi questi
minori non hanno riferito la cosa ai genitori.

- SESSO SENZA PROTEZIONE. Il 60% dei barebackers, ossia chi
pratica sesso senza precauzioni, sono minorenni. Si tratta di 15
mila unita'.

- AUMENTANO I MINORI SCOMPARSI. Tra il 2002 e il 2003 i minori
scomparsi sono aumentati del 67,2%. Lo scorso anno le ricerche
attivate per minori scomparsi sono state 1.552. La Lombardia ha
il maggior numero di scomparsi (305), seguita dal Lazio (254) e
dalla Campania (229). Sono 500 i minori contesi da genitori
separati e in cui uno dei due vive all'estero.

- IL MERCATO DEL SESSO. Il 35% delle 50 mila donne straniere
coinvolte nella prostituzione in Italia ha fra i 14 e 18 anni. -
I BAMBINI NUOVI POTENZIALI CONSUMATORI. La pubblicita¿ per
questo pubblico occupa il 10% degli investimenti complessivi. Il
giro di affari e' di 105.000.000 di euro.

- COME VEDONO LA SCUOLA. E' una tappa obbligata per il 33,2%, e'
un importante luogo di socializzazione per il 28,6%. I maschi
danno un giudizio più negativo rispetto alle femmine.

- NEI SOGNI DI BAMBINI C'E' LA BALLERINA E IL MUSICISTA. Nel
tempo libero i minori svolgono soprattutto attivita' fisica, in
particolare giocano a calcio (50,7%) o a pallavolo (25,5%) e
nuotano (23%). La soddisfazione maggiore si registra nella danza
e nello studio di strumenti musicali: la ballerina e il
musicista sono infatti le professioni che si ritrovano spesso
nei sogni dei bambini. Solo un minore su 10 dice di annoiarsi.

- GLI ADOLESCENTI SI RIUNISCONO AL BAR E A CASA. Dopo bar e
pizzeria, i giovani si ritrovano a casa (39,8%). Il 60,7% degli
adolescenti segue spettacoli sportivi dal vivo mentre le ragazze
preferiscono il teatro (31,6%) e le mostre (46,2%).

- LO SCOUTISMO E' IN CRISI. Dal 1996 al 2004 gli iscritti
all'Agesci, al Fse e al Cngei sono calati dell'8,4%. ROMA - I
bambini poveri in Italia sono quasi due milioni. La maggioranza
di questi, circa 1.350.000, risiede al Sud. La stima, riferita
al 2003, e' contenuta nel 5/o rapporto di Eurispes e Telefono
Azzurro sulla condizione dell' infanzia e dell'adolescenza,
presentato oggi a Roma. Al Nord, i bambini poveri sono circa 340
mila mentre al Centro sarebbero 285 mila.


Il rapporto fornisce anche indicazioni sul costo dei figli.

Rispetto ad una famiglia senza prole, la famiglia con un figlio
spende mediamente 269 euro in più al mese. Il surplus di spesa
sale a 408 euro se nel nucleo ci sono due figli e di 413 per una
coppia con tre o più figli. Il costo stimato dal rapporto per
una coppia con un figlio e' del 10,7% in più rispetto ad una
senza prole. Il costo dei figli e' quasi raddoppiato nel
triennio 2001-2003 (da 138 euro a 269). Il rapporto stima,
inoltre, anche il costo-opportunita', ossia la quota di reddito
sacrificata nella maggior parte dei casi dalla madre, in termini
di denaro sottratto al lavoro o alla carriera, a causa del suo
impegno nella cura dei figli: questo costo e' pari al 15% del
reddito annuale di una donna con un figlio e sale al 30% in
presenza di due.


Nell'Unione europea, sarebbero 17 milioni i bambini poveri (un
ragazzo con meno 18 anni su 5). L'Italia occupa un indecoroso
quarto posto (23,2%) nella graduatoria degli Stati membri,
preceduta da Gran Bretagna (28,5%), Portogallo (26,3%) e Spagna
(25,2%). I Paesi con valori più contenuti sono Finlandia (5%),
Danimarca (5,5%), Svezia (7,9%).

Eurispes


GdS 30 XI 2004 - www.gazzettadisondrio.it

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