) Proposta di legge per la non autosufficienza 2) L’Italia vuole una televisione di qualità

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1) Proposta di legge per la non
autosufficienza


Il Coordinamento Nazionale dei piccoli Comuni italiani sostiene
in tutte le piazze ed in tutte le forme possibili l'iniziativa
dei sindacati confederali dei pensionati Cgil, Cisl. Uil di
raccogliere in tutto il Paese il maggior numero di firme per
presentare in Parlamento una Proposta di Legge di iniziativa
popolare a tutela della persone non autosufficienti, cioè tutte
quelle persone che non sono più in grado, per malattia o per
l'età, di svolgere in modo autonomo le principali attività
quotidiane. Il problema interessa milioni di cittadini il cui
carico assistenziale ed i costi economici gravano quasi
interamente sulle loro famiglie. Un problema ancora più grave
nei piccoli comuni italiani privi di qualsiasi forma di sevizi
socio sanitari. Con questa legge si vuole creare in tutta Italia
ed ancora di più nei piccoli comuni italiani una rete di servizi
e di sostegni anche economici per le persone non autosufficienti
e per le loro famiglie.

In particolare la proposta di Legge prevede:


PIANO NAZIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA:

un sistema integrativo di interventi e di servizi, sottoposto a
verifica periodica

- prevenzione e riabilitazione;

- definizione del grado di non autosufficienza secondo le
indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità;

- permanenza delle persone non autosufficienti nel loro
domicilio;

- sostegno alla famiglia per le attività di cura e per i costi
economici;

- realizzazione di Piani di assistenza individualizzati.


LIVELLI ESSENZIALI DELLA PRESTAZIONI SOCIO ASSISTENZIALI:

l'assistenza alle persone non autosufficienti deve essere un
diritto garantito in tutto il territorio nazionale secondo
criteri certi e verificati.


PROGETTI INDIVIDUALI:

ogni persona deve essere assistita in base alle sue specifiche
necessità, preferibilmente presso la propria casa.


FONDO NAZIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA:

risorse economiche certe ed adeguate a carico dello Stato.


FONDI INTEGRATIVI REGIONALI:

fondi regionali ed interprovinciali integrativi e non
sostitutivi del Fondo nazionale.


In tutte le piazze e in tutti gli uffici dei piccoli Comuni
italiani è possibile firmare la petizione popolare per dare
all'Italia una Legge che colma un vuoto e soprattutto pone fine
ad una grande ingiustizia sociale. Alla raccolta di firme
seguirà contestualmente l'invio delle Delibere di Consiglio
Comunale di tutti i piccoli Comuni al Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per testimoniare la totale
adesione alla proposta di Legge a favore della NON
AUTOSUFFICIENZA.


2) L'ITALIA VUOLE UNA TELEVISIONE DI
QUALITA'


Una straordinaria presenza di presone di ogni età ha fatto da
cornice a Gesualdo, piccolo Comune della Provincia di Avellino
alla manifestazione di chiusura del tour nazionale sulla buona
comunicazione del Portavoce del Coordinamento nazionale piccoli
Comuni italiani, Virgilio Caivano. All'iniziativa sul tema
"Quando la televisione commette reato", hanno portato il loro
graditissimo contributo Francesco Dai notti (Dirigente Autorità
per le comunicazioni), "Il tour nazionale e soprattutto l'azione
di sensibilizzazione del Coordinamento dei piccoli Comuni
italiani su temi così delicati meritano un plauso sentito perché
incrociano le grandi attese delle famiglie italiane, desiderose
di avere una televisione di qualità, ricca di valori. L'azione
meritoria di Virgilio Caivano e di Pino Tordiglione animatore
della Consulta nazionale della buona comunicazione che proprio
questa sera prende il via, merita la nostra piena e totale
condivisione come genitori e cittadini".

Giampiero ANTONIOLI
(Direttore generale della Nuova Università del cinema e della
televisione) ha posto in risalto i meriti storici della
televisione, " non possiamo dimenticare l'azione culturale
svolta dalla televisione utile alla crescita di vaste sacche di
povertà soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia. La televisione
deve essere governata e soprattutto deve svolgere un reale
servizio al cittadino utente".

Carlo FUCCI (Vice presidente
dell'Associazione Nazionale Magistrati) ha posto l'accento sulla
necessità di regole chiare e soprattutto ha ribadito un concetto
fondamentale "il rapporto giornalisti cittadini deve essere
sempre chiaro ed improntato alla massima correttezza con
l'aggiunta di una certezza delle punizione per tutti quando si
commettono azioni che vanno fuori dalle regole. La televisione è
uno strumento importante che sempre di più condiziona le scelte
dei cittadini".

Pino TORDIGLIONE regista e animatore della
Consulta della Buona Comunicazione ha rimarcato la necessità "di
garantire ai cittadini la possibilità di difendersi dagli
assalti della cattiva televisione. La consulta prevede un gruppo
di legali che in ogni Regione sono a disposizione delle famiglie
per promuovere azioni legali verso quei programmi che offendono
ed umiliano la dignità della persona". Le conclusioni sono state
affidate al Portavoce del Coordinamento nazionale dei piccoli
Comuni italiani Virgilio Caivano. "Nel mio tour nazionale sulla
buona comunicazione ho riscontrato una straordinaria
partecipazione della gente comune, delle famiglie, tutti
desiderosi di poter godere di una televisione di qualità,
discreta e soprattutto attenta alle istanze di crescita delle
nuove generazioni. A Gesualdo, nel cuore del Mezzogiorno
d'Italia diamo vita ad un organismo strategico come la Consulta
della Buona Comunicazione", una riposta vera ad una chiara
istanza dei cittadini che vogliono sentirsi protagonisti e
partecipare dal basso alle scelte. La politica italiana è
purtroppo distante dal Paese reale anche su questi temi così
delicati. La buona comunicazione è indispensabile per aiutare a
crescere le piccoli comunità italiane ed impressionante il grado
di attenzione che riscuote nel Paese la nostra proposta di fare
dei giovani i protagonisti delle scelte del futuro. Una
televisione che guarda ai giovani con amore è una televisione
che svolge fino in fondo il proprio dovere. Questa è la sfida
che abbiamo lanciato in questi mesi in giro per l'Italia alla
politica nazionale. Più qualità e meno salotti buoni o tessere
di partito per costruire un servizio pubblico e privato degno di
un Paese civile.
Virgilio Caivano



GdS 20 XII 2005 - www.gazzettadisondrio.it

Virgilio Caivano
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