Le preferenze dei lettori di settimanali e periodici
Attualità e politica dominano - Risultati che non ci
sorprendono.
ATTUALITA' E POLITICA DOMINANO
TABLOID di settembre-ottobre 2002 ha pubblicato un'indagine
dell'Osservatorio sul valore, sulla notorietà e sulla percezione
delle marche realizzato da Valdani Vicari & Associati in
collaborazione con Il Sole - 24 Ore, dedicato al settore
dell'editoria periodica.
Quali sono gli interessi dei lettori? Al top delle preferenze,
al punto di arrivare ad una oercentuale di due tersi sono
l'Attualità (44 %) e la Politica (22,8). Schiacciata
pesantemente da TV, radio e quotidiani la cronaca che viene
prescelta da meno di un lettore su cinque (19,8%). Seguono Sport
18,4; Salute-medicina 14,7; Spettacolo-Musica 13,6;
Arte-letteratura-cultura 13,3; Moda 11,7; Scienza-natura 11,3;
Gossip 7,8; Finanza-Economia 7,4; Cucina 6; Casa-famiglia 5,1;
Estetica-bellezza 4,7; Viaggi-turismo 4,7; Motori 3,3;
Computer-informatica 2,7 (gli appassionati sono tanti ma non
certo interessati alle notizie generiche dei settimanali quando
in edicola vi é stata una proliferazione oltremodo massiccia di
riviste specializzate e quando in rete si trova di tutto...);
Arredamento 2; Un po' di tutto 3,2 e infine Altro 13,6.
RISULTATI CHE NON CI SORPRENDONO
Non sono risultati sorprendenti (per noi), pur tenendo conto che
l'indagine ha un carattere quantitativo, cui bisogna affiancare,
per le valutazioni, la qualità. Se, per fare un esempio, i
commenti sull'attualità o sui fatti politici sono tali da far
presa le percentuali sopra indicate possono incrementarsi, e
viceversa nel caso opposto. Va sottolineato, al riguardo, che é
certamente più semplice, per fare un esempio, occuparsi dei
fatti di cronaca che cimentarsi sui commenti di varia natura.
Inoltre la serie di settori con basse percentuali di gradimento
non sono da trascurare in quanto si tratta di nicchie di
interessi che devono essere soddisfatti con contenuti conformi
al target.
A proposito di target
non vanno infine dimenticati l'area e il contesto. I settimanali
e i periodici provinciali, ulteriore esempio, dovrebbero tener
conto di tutto quello che c'é alle spalle. E' vero che bisogna
seguire anche l'evoluzione del pubblico e della stratigrafia
sociale ma non c'é dubbio che non vada dimenticata la
radicatissima tradizione nella nostra provincia della stampa
settimanale, con radici forti fin dal XIX° secolo. Così come
trascurare alcuni aspetti già a suo tempo consolidati ha
comportato una minore diffusione.
Per quanto poi ci riguarda siamo soddisfatti: le conclusioni
dell'indagine e i dati statistici di visite e di lettura delle
nostre pagine, dati in incremento costante, numero dopo numero,
mese dopo mese, vanno nella stessa direzione.
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GdS 28 X 02 -
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