Greenpeace sul voto OGM: l'Italia non tutela gli italiani
Greenpeace denuncia l'irresponsabile
decisione dell'Italia. Nella riunione del Comitato regolamentare della catena
alimentare,
tenutosi a Bruxelles, il rappresentante italiano del
Ministero della
Salute ha votato a favore della commercializzazione del mais
NK603, una
varietà geneticamente modificata dalla multinazionale
statunitense Monsanto.
Non avendo raggiunto una maggioranza qualificata ora la
decisione spetterà
al Consiglio dei Ministri Europeo.
"Quello che è accaduto oggi è molto grave e può segnare un punto
di non
ritorno per la tutela dei consumatori. Dato che il nostro
Governo non è in
grado di proteggere i consumatori dagli OGM, spetta ai cittadini
proteggersi
in prima persona" commenta Federica Ferrario, responsabile
campagna Ogm di
Greenpeace. L'associazione ambientalista sottolinea la
particolare gravità del voto, forte anche delle conclusioni di un suo rapporto appena
realizzato,
particolarmente critico verso le valutazioni fatte proprio sul
mais NK603
dall'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare.
Nel rapporto si evidenzia la presenza in questo mais Ogm di
frammenti non
voluti e dei quali non si conoscono le funzioni, oltre a
significanti
differenze rispetto al mais convenzionale, che non sono state
adeguatamente
valutate.
"Nonostante la mancanza di dati essenziali e nella
consapevolezza di errori
tecnici nel trasferimento di sequenze di genoma riscontrate sul
mais NK603,
che da sole basterebbero a definire questo Ogm non sicuro, il
Ministero
della Salute ha chiuso gli occhi, voltando le spalle agli
italiani".
Rispetto alla precedente votazione di febbraio, la Spagna che
aveva votato a
favore oggi si è astenuta, il Portogallo, che aveva votato a
favore, oggi si
è opposto, mentre l'Italia, che si era opposta, ha votato a
favore cambiando
parere in soli due mesi.
Greenpeace
GdS 10 V 2004 - www.gazzettadisondrio.it