LA CREMAZIONE CRESCE ANCORA
Sefit, la Federazione dei
gestori di cimiteri e crematori di area pubblica, ha reso
noti alcuni dati statistici sulla diffusione in Italia della
cremazione. Nel corso del 2002 le cremazioni in Italia sono
aumentate discretamente: nel totale passano a 38.497, con un
aumento del 9% rispetto all'anno precedente.
La cremazione cresce soprattutto al Nord, dove maggiore è la
presenza di impianti, ma anche al Centro.
Rispetto al totale delle sepolture la cremazione incide ora
per il 6,9% (calcolato su una mortalità italiana nel 2002 di
557.100 unità), anche se al Nord l'incidenza è stimabile
vicina all'11%, mentre nelle grandi città dotate di
crematorio non è infrequente che si superi il 25%. Si
segnala la performance di Bolzano che in pochi anni ha
raggiunto quote di cremazione elevatissime, prossime al 50%.
Milano, Roma, Genova e Torino sono le città col maggior
numero di cremazioni, rispettivamente con 4.715, 3.976,
3.277, 2.915. Le città invece che registrano il minor numero
di cremazioni sono: Cagliari, San Benedetto del Tronto e
Palermo, rispettivamente con 114, 176, 185. La regione in
assoluto dove si crema di più è la Lombardia (che è tra
quelle meglio dotate di impianti di cremazione), con 10.266
cremazioni, seguita da 6 altre regioni: Piemonte,
Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, Veneto e Toscana, dove si
effettuano da 3.600 a 4.600 cremazioni l'anno ciascuna.
Il numero dei crematori funzionanti in Italia è attualmente
stabile, anche se è prevista l'apertura di alcuni nuovi
impianti, per la maggior parte situati al Nord.
Quindici - Federgasacqua
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