Considerazione sulle taglie
Mezza Italia si è indignata per la proposta del
ministro Calderoni di istituire una taglia sui criminali. Per
taglia, il ministro non intendeva, caccia all’uomo (come alcuni
finti duri di comprendonio hanno capito), ma semplicemente
l’attribuzione di un compenso ai cittadini da parte dello Stato
per eventuali segnalazioni. D'altronde, i magistrati e le forze
dell'ordine non vengono forse pagati per assicurare alla
giustizia i trasgressori della legge? E che dire dei
collaboratori di giustizia (leggasi ex criminali), che oltre ad
essere "compensati" esosamente per "tradire" gli ex compagni di
sventura, beneficiano di abbondanti sconti penali? Conoscendo
l’indole degli italiani, non si può dubitare che dove non può il
senso della giustizia, della solidarietà e della fratellanza,
può il denaro. "Pecunia non olet", il denaro non puzza, dicevano
gli antichi. Tetragoni di questa certezza, perché non supporre
che il denaro delle taglie non possa diradare l’insopportabile
“puzza” della criminalità? Meglio un'Italia di mafiosi cittadini
omertosi (non compensati), o un'Italia di cittadini
collaboratori (premiati) al servizio della giustizia e della
nazione?
Gianni Toffali
Gianni.Toffali@inwind.it
GdS 30 XI 2004 - www.gazzettadisondrio.it