Confcooperative Federconsumo in Assemblea
 Alla presenza di un centinaio di 
 delegati in rappresentanza delle 769 cooperative si è svolta a 
 Milano l’Assemblea nazionale di Federconsumo di Confcooperative. 
 Sarà ancora il trentino Pierluigi Angeli, riconfermato 
 all’unanimità dall’Assemblea, a guidare la Federazione per i 
 prossimi quattro anni.
 Nella relazione di apertura il Presidente Angeli ha dapprima 
 offerto una panoramica del comparto distributivo italiano, 
 soffermandosi sugli effetti della riforma federale dello Stato 
 sul commercio. Ha poi illustrato l’impegno della Federazione 
 nello scorso quadriennio nell’assicurare e nel garantire le 
 condizioni perché le cooperative sappiano competere sul mercato 
 e perché sappiano cogliere le opportunità del nuovo diritto 
 societario. Infine, Angeli ha sottolineato i positivi risultati 
 conseguiti dalle associate: nel settore della piccola e media 
 distribuzione, dove oltre ad un consistente di numero di 
 cooperative di lunga tradizione, spiccano i marchi SIGMA e CRAI; 
 nel settore farmaceutico, dove alcune cooperative hanno saputo 
 aggiudicarsi le gare per l’acquisto delle farmacie comunali; 
 nella distribuzione di energia, nel quale le cooperative di 
 utenza elettrica offrono elevati standard di qualità 
 nell’erogazione del servizio.
 Maurizio Ottolini, Presidente di Confcooperative Lombardia e 
 Vicepresidente di Confcooperative nazionale, ha sottolineato 
 l’impegno dell’organizzazione non solo nel dare risposta alle 
 problematiche specifiche delle cooperative, ma anche nel 
 contribuire alla creazione di condizioni più generali per lo 
 sviluppo dell’intero Paese.
 Tra gli ospiti, erano presenti l’Assessore al Commercio, fiere e 
 mercati della Regione Lombardia Mario Scotti e l’On. Bruno 
 Tabacci. L’Assessore Scotti ha ricordato le iniziative della 
 Regione a sostegno del commercio, quali la legge 13/2000 e il 
 Piano triennale del commercio, nelle quali le cooperative hanno 
 svolto una parte attiva e collaborativa. Scotti ha sottolineato 
 che il prossimo obiettivo sarà l’emanazione di una legge 
 regionale sul commercio, attualmente in fase di scrittura, e che 
 nei prossimi mesi sarà sottoposta all’esame degli operatori del 
 settore, tra cui Federconsumo Lombardia.
 Molti i temi di attualità trattati dall’On.Tabacci nel suo 
 intervento. Ringraziando per l’invito e per la “tensione ideale 
 forte” che si respira nelle Assemblee di Confcooperative, 
 Tabacci ha dapprima ribadito la necessità di creare nuovo 
 sviluppo per il Paese, nel quale le cooperative di consumo 
 possono svolgere un ruolo importante, invitandole ad intervenire 
 negli spazi aperti dalla liberalizzazione dei servizi pubblici 
 locali. Sul tema delle pensioni, Tabacci ha invitato tutti gli 
 interlocutori ad una reciproca assunzione di responsabilità, in 
 considerazione del pesante debito pubblico italiano e 
 dell’incremento delle aspettative di vita della popolazione. Ha 
 ricordato poi come la risposta al terrorismo non possa limitarsi 
 ad una azione militare, ma debba prendere le mosse da un 
 processo di sviluppo globale, che investa i Paesi più poveri. 
 Infine, Tabacci ha fortemente ribadito la contrarietà al decreto 
 salva-calcio, sottolineando l’irresponsabilità dell’attuale 
 irresponsabilità gestionale dell’attuale classe dirigente del 
 mondo del calcio.
 Al termine dell’Assemblea, è stato eletto anche il nuovo 
 Consiglio nazionale di Federconsumo,
 La Federazione annovera 769 cooperative associate operanti in 
 diversi comparti economici, con quasi 380 mila soci e un 
 fatturato complessivo di circa 6 milioni e mezzo di euro.
 La maggior parte è attiva nel settore della piccola e media 
 distribuzione al dettaglio, nel quale si distinguono, in 
 particolare, i marchi SIGMA e CRAI, con quest’ultimo che ha 
 recentemente avviato una campagna promozionale con lo slogan 
 “genuinamente italiano”.
 Significative per impatto economico e sociale sono poi le 
 esperienze cooperative nel comparto farmaceutico e nella 
 distribuzione di energia elettrica. Le prime sono cooperative di 
 acquisto collettivo di farmaci, alcune delle quali si sono 
 aggiudicate l’acquisto delle farmacie comunali recentemente 
 privatizzate. 
 Le cooperative di utenza elettrica, invece, gestiscono impianti 
 di produzione di energia elettrica e sono distribuite lungo 
 l’arco alpino, su un territorio che supera i 1.000 Km2 , 
 offrendo elevati standard di qualità ai clienti, in quanto nel 
 contempo “proprietari” del servizio. Basti pensare che in 
 occasione del black out energetico che ha coinvolto l’intero 
 Paese, queste cooperative hanno regolarmente erogato il servizio 
 ai propri clienti. E’ inoltre un modello ampiamente diffuso in 
 alcuni Stati europei (Danimarca, Portogallo e Spagna) e negli 
 Stati Uniti, dove assicurano energia elettrica a 26 milioni di 
 soci e rappresentano più della metà delle linee di 
 distribuzione.
CS
 GdS 30 III 2004 - www.gazzettadisondrio.it
