Beni culturali: accolto il ricorso di Italia Nostra. La riforma del ministero al vaglio della Corte Costituzionale
Il Tar di Ancona, accogliendo il ricorso di Italia Nostra, ha
sospeso il giudizio sulla legittimità dei provvedimenti
contenuti nel regolamento della legge di riforma di Ministero
dei Beni Culturali (decreto n° 3 del 2004) e ha rinviato il tutto
alla Corte Costituzionale. Ciò significa che è in discussione la
legittimità di tutta la nuova organizzazione del Ministero
denunciata da Italia Nostra come verticistica e inefficiente ai
fini della tutela.
Il provvedimento era stato caldeggiato dal
giurista Leopoldo Elia in una lettera presentata al Tribunale
Amministrativo dallo studio legale che rappresenta Italia
Nostra.
“Siamo molto soddisfatti della sentenza- afferma la Presidente
dell’associazione, Desideria Pasolini dall’Onda- Non a caso
avevamo chiesto di affiancare le Soprintendenze massacrate già
dal silenzio assenso del Codice per aiutarle a vagliare le
richieste di dismissioni di beni culturali pubblici, non a caso
un numero della nostra rivista lo abbiamo dedicato a "Il
soprintendente dimezzato": la riforma del ministero ha tolto
ruolo e capacità proprio a quelle figure tecniche che lottano
sul territorio per preservarlo da scempio e degrado. Mi auguro
ora che la Corte Costituzionale dia definitivamente ragione a
tutti coloro che si battono per la difesa del patrimonio
storico, artistico e culturale del nostro paese”.
Nanni Riccobono
GdS 10 IX 2004 - www.gazzettadisondrio.it