TRE FRONTALI. DUE MORTI E FERITI. "OC, OPERAZIONE CORTESIA" E' SALVAGUARDIA DI VITA
Recentemente il nostro giornale, con il CCCVa, aveva avviato "O.C. Operazione cortesia" con il titolo: "
COLLABORINO ALLA "OPERAZIONE CORTESIA SULLE STRADE" QUANTI GUIDANO UNO DEI 50 MILIONI DI VEICOLI IN ITALIA (auto, bus, camions, birocci, motocarri, carri armati, moto)" - Possono farlo solo le persone di buon senso, di educazione adeguata, di rispetto per le persone. Gli altri non sono bene accetti
Questa la presentazione:
"Guidare oggi é diventato impegnativo per il concorrere di diversi fattori. Il primo é il numero di veicoli in circolazione. Cresciute con una successione impressionante. In totale, arrotondando, si é passati dai 37,2 milioni di veicoli del 1985 ai 33,5 del 1990, ai 36,8 del 95, ai 40,7 del 2000, ai 45,1 del 2005 e ai 49,2 dello scorso anno. Pure impressionante l'incremento degli autocarri ora 2 volte e mezzo che nel 1985 e ancor più di quelli speciali, oggi 4,5 volte rispetto ad allora.
In base all'annuario statistico ACI 2012 sono infatti quasi 50 milioni i veicoli circolanti in Italia, per l'esattezza 49.209.701. Ben 37.113.300 le autovetture ma anche 4.022.129 autocarri (e 671.445 quelli speciali), 100.438 autobus. Poi 6.428.476 motocicli, 287.650 motocarri, 159.766 motrici e infine 426.497 altri tipi. Numeri giganteschi. Siamo secondi solo alla Germania che però ha un territorio, orograficamente assai meglio, del 20% superiore al nostro e una popolazione un terzo superiore a noi.
- In secondo luogo la diffusione delle auto ha portato a tantissime patenti e - mera questione statistica - a tante persone la cui guida non é proprio impeccabile.
- Terzo elemento le strade. Le attuali sarebbero andate bene, forse, nel 1985. Oggi in gran parte sono sovraccaricate.
- Quarto punto, la normativa. Ad esempio le limitazioni di velocità collegate ai regimi orari di traffico. Un certo limite può non essere sufficiente in certi momenti ed essere invece penalizzante in altri.
- Quinto e ultimo punto. Le ferrovie non sono state in grado di organizzarsi per ricevere quote notevoli di merci che si sono riversate sulla strada.
A questo punto che fare? Cerchiamo, ciascuno di noi, di portare una goccia. E' niente ma si sa che una goccia dopo l'altra può venire un mare".
Poi avevamo indicato alcuni punti. Riportiamo solo l'inizio:
"La sirena
Chiediamo di associarsi all'operazione cortesia. Non serve tessera, non serve rivolgersi a qualcuno. Serve soltanto fare alcune cose.
La prima, in assoluto, é quella di agevolare i mezzi che procedono a sirene spiegate. Sembra elementare. Non lo é. Abbiamo seguito da una posizione strategica i comportamenti degli automobilisti al sopraggiungere di una sirena. C'é chi complica le cose perché reagisce sì, si ferma sì ma magari in un punto tale da ostacolare il mezzo che sta arrivando. C'é chi non sa cosa fare e anche lui diventa ostacolo. C'é il furbo che giù tavoletta precedendo il mezzo che arriva favorito dalla sirena nel trovare strada aperta.
Vogliamo riflettere un momento? Vogliamo pensare che su quella ambulanza c'é qualcuno per il quale la vita é questione magari di secondi! E così per gli altri mezzi che arrivano a sirene spiegate.
Il sorpasso
Sulle nostre strade l'attenzione deve essere costante ed intensa. Ci sono tante immissioni laterali sulla strada di fondovalle- Tante curve nelle altre..."
Ripetiamo questo punto trasformandolo in maiuscolo: SULLE NOSTRE STRADE L'ATTENZIONE DEVE ESSERE COSTANTE ED INTENSA. CI SONO TANTE IMMISSIONI LATERALI SULLA STRADA DI FONDOVALLE- TANTE CURVE NELLE ALTRE..."
TRE SORPASSI: LUTTI E DRAMMI
Nel giro di pochi giorni tre sorpassi con questi esiti:
1) Tra Grosio e Grosotto: frontale con due morti (i dueguidatori)
2) Talamona: frontale con tre feriti, due gravi
3) Samolaco: frontale per foruna senza danni seri alle persone.
OC, NON SOLO CORTESIA
L'abbiamo chiamata Operazione cortesia ma il significato va ben oltre la cortesia. Si é cortesi con gli altri aspettando migliori condizioni per il sorpasso, ma non é solo cortesia. E' salvaguardia della incolumità propria, di chi é a bordo con noi, di chi viaggia in verso opposto. E' salvaguardia dei cari che sono a casa e che aspettano il rientro del congiunto. Attesa vana per quelli del primo incidente...