TRENIFERMI DA GENNAIO? PENDOLARI FURENTI. VERIFICARE I TRENI LOCALI 12.6.10.23

L'amministratore delegato delle Ferrovie Moretti ha minacciato lo stop dei treni regionali nel prossimo anno. Ha snocciolato una serie di cifre confrontando quel che si paga in Italia con quel che si paga, molto di più, negli altri Paesi, in sostanza dicendo "fuori i soldi". Che poi arrivino dall'aumento dei biglietti, anzi soprattutto degli abbonamenti, o vengano dal portafoglio di mamma Regione ovviamente non interessa.

Lui ha le sue ragioni, i viaggiatori le loro. E' evidente che la minaccia non ha prospettive perché in quella ipotesi si rovescerebbe sulla strada un gigantesco fiume di veicoli vari, sempre che i bus in circolazione riescano a smaltire l'ondata.

I treni non mancheranno. Sta però il fatto che stringer la cinghia deve essere la parola d'ordine per tutti. E allora un piccolo contributo vogliamo darlo.

Sui tempi non possiamo lamentarci. In due ore si va a Milano. Si poteva, almeno in salita, arrivare ai 100 minuti di cui si parlava quando si decise che una parte dei soldi della legge Valtellina andassero alle Ferrovie per il completamento del raddoppio tra Lecco e Milano oltre a qulche altra opera anche in Valtellina.

A latere del collegamento maggiore, ora servito in modo più decente, ci stanno i collegamenti locali. Una quindicina da Sondrio in giù, sette da Sondrio in su. Questi sono più frequentati, anche se non troppo. Quelli che sembra non godano della fiducia dei viaggiatori sono quelli che vanno verso Morbegno. Ce n'è uno quasi ogni ora.

E' possibile sapere come sia la frequentazione? Far girare i treni a vuoto non è che costi. Peggio, si fa uno spreco. La Regione aveva espresso la sua soddisfazione per l'aumento di convogli in Lombardia. Va ovviamente bene aumentarli. Sì, ma se la gente li usa togliendo auto e gas dalle strade. Se non li usa si chiude.

Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano al Pirellone e alle ferrovie.

CCCVa

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