Liberalizzare la parola d'ordine. 12.1.10.22

Già avviata l';operazione con i commercianti. Orari a go go e niente più vincoli. In questo modo i cinesi potranno aprire locali dappertutto tenendoli aperti anche 23 ore, non alla settimana ma al giorno.

Tentata ma rinviata quella dei tassisti. Liberalizzando, con tanti di più in giro, le casalinghe, gli operai della Fiat piuttosto che gli impiegati comunali, i pensionati, e chi più ne ha più ne metta, potranno andare a far la spesa, le prime, o andare al lavoro o a spasso i secondi, risparmiando soldi perché con più taxi in giro loro potranno spuntare prezzi che dovrebbero essere minori.

In arrivo quella delle farmacie. Si parla di 7000, cifra che ci sembra esagerata. Gran parte dei farmaci sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale e quindi la gente non avrà alcun beneficio. Si parla degli altri. Nebbia. Diciamola chiara: il provvedimento è un regalo alla Grande distribuzione sponsorizzata sia da settori del centro destra, per i grandi

marchi, sia dal centro-sinistra per le Coop. Forse sarebbe opportuno che la Commissione nazionale del farmaco chiarisca perché un medicinale sul quale non gravano oneri della ricerca o di ammortamenti, come l'aspirina costi enormemente di meno in Francia!!!

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Sempre per la concorrenza e quindi per l';interesse dei cittadini, occorre liberalizzare nel settore dei distributori. In che modo? Consentendo la vendita negli iper e super mercati. Il dubbio: regalo alla Grande distribuzione sponsorizzata sia da settori del centro destra, per i grandi marchi, sia dal centro-sinistra per le Coop.

Tetto alle parcelle. Gli ingegneri e i geometri hanno in genere tabelle ma ci sono liberi professionisti a parcella vistabile dall'Ordine, quale essa sia purchè con motivazione adeguata e soprattutto superiore al minimo stabilito. Chissà che cosa si propongono ma una dietrologia deve pur esserci.

Mancano le bancarelle. Sarebbe bene pensare anche a loro. Determinanti, con tassisti, farmacisti, edicolanti et similia per la soluzione del problema dei problemi, quello del debito pubblico.

Peripatetiche (ambosessi). Il mercato perdura, continua cioè ad essere fiorente. Una volta c';era l';IGE, imposta generale sull';entrata che era dovuta anche da chi dirigeva quelle particolari case che avevano ‘le persiane chiuse'; anche quando erano aperte.

Edicolanti. Vorrebbero informatizzarli. Allucinante.

Poi le esclusioni. Giustissimo prevedere che fedeli servitori dello Stato come sono non abbiano a soffrire, anzi abbiano un incremento degli incentivi, tutti quei manager pubblici che, come si è visto recentemente, quando se ne vanno

vengono compensati con la miseria di alcuni milioni di €uro soltanto e con massimi limitati purtroppo a soli 20 o 25 milioni.

E perché?

E perché non privatizzare i Vigili urbani, per fare un solo esempio?

E perchè non impiegare i docenti d'estate in biblioteche e musei?

E perché non utilizzare i cassintegrati, previa integrazione, in opere di pubblica utilità invece di lasciarli a casa?

E perché non mettere il galera, come negli USA alla Lucky Luciano, chi denuncia 30.000 €uroreddito e ha barche, auto e quant'altro?

E perché non l'ergastolo quelli, che non presentano addirittura la denuncia dei redditi pur facendo vita da nababbo?

E perché non inseguire il lavoro nero, comunque lo si guardi, dal grande al piccolo?

Armiamoci e partite. Assalto alla diligenza. Si salvi chi può, Tanto va la gatta... e tanti altri scampoli di saggezza popolare. Aggiungiamo quel che conta di più: "Aiutati che il ciel ti aiuta.

CCCVa

CCCVa
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