A BOLZANO VOGLIONO METTERE IL PEDAGGIO DA TRAFOI ALLO STELVIO! FREGANDOSENE DEI VALTELLINESI E DELLA lOMBARDIA. LE PROPOSTE DEL CCCVa 11 10 10 35

Ci risiamo.

La Giunta Provinciale di Bolzano ha deciso LO SCORSO 3 OTTOBRE di mettere quella che il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina aveva a suo tempo (2005) definito "una taglia". Chi cioé vuol farsi in auto o in moto i 48 tornanti tra Trafoi e i 2758 metri del Passo dello Stelvio deve pagare come si fa in autostrada. In questo caso però c'é un piccolo particolare ovvero che a fianco della strada a pedaggio ce n'é una libera. Qui l'alternativa sarebbe fare i passi della Mndola del Tonale e, secondo le destinazioni, Gavia o Aprica.

Ineffabile

La stampa ha riportato le dichiarazioni del Presidente della Provincia-Regione (con Trento) Luis Durnwalder, che vuole "parlare con tutti, anche con Sondrio. Mai faremmo un passo senza aver ascoltato il loro parere. Se poi non fossero d' accordo, il pedaggio sullo Stelvio noi lo faremmo lo stesso".

Ineffabile posizione. Se c'é da parlare d'accordo, ma di cosa visto che tanto la decisione é presa? E questa volta, dopo due precedenti tentativi andati a vuoto, non intendono rimangiarsi la decisione.

Già nel 2005...

Alla prima uscita in argomento, a fine agosto del 2005, il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina aveva preso posizione contrarissima, documentata dalla nota che aveva emesso e che riproduciamo, attualissima com'é dopo oltre sei anni.

Posizione 'contro'

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina accoglie volentieri l'invito di esprimersi in ordine alla decisione sudtirolese di istituire una "taglia" per gli automobilisti che dal 1 giugno 2006 vorranno andarsene, versante tirolese, allo Stelvio, pardon, allo Stilfser Joch.

Il comunicato ufficiale, trascritto in calce, delle 15.54 del 29 agosto della Provincia di Bolzano non ha stupito in quanto la decisione era nell'aria, anche se il pedaggio non sarà come tutti prevedevano di 5 ma di 10 €uro. La differenza però rispetto ad oggi non è dieci meno zero uguale a 10 ma è abissale in quanto questione di principio, e sotto due profili.

Il primo è che trattasi di strada statale che inizia a Colico e finisce a Bolzano con 124+306 km nella regione Lombardia e tutti in provincia di Sondrio, e 92+344, sino al km 224+560 , in provincia di Bolzano.

Il secondo riguarda la competenza per un provvedimento del genere. Governo e Regione dovrebbero analizzare a fondo e, se occorre, rivolgersi alla Magistratura amministrativa e, ove si innescasse il conflitto di competenza, alla Consulta.

C'è un punto che resta in ogni caso cruciale. A Bolzano si pensa a istituire la "taglia" (lo chiamano pedaggio…) anche su altri passi dolomitici in condominio con le Province di Belluno e Trento e sul Rombo in condominio con l'Austria, e per questo obiettivo sono in corso trattative, avanzate quelle con gli Austriaci.

Per lo Stelvio no.

Clamorosa la dichiarazione del Presidente altoatesino Durnwalder secondo il quale "La situazione è diversa per lo Stelvio perchè il passo si trova in territorio altoatesino e non serve il consenso della Lombardia". Come a dire "dei lombardi ce ne freghiamo": complimenti per lo spirito democratico, la squisita sensibilità, lo stile lanzichenecco!

Lasciando alle Istituzioni di trovare il modo di fare abbassare la cresta e insegnare quantomeno l'educazione istituzionale a chi dimostra di non averne, se si prosegue su questa strada c'è da rispondere con altra iniziativa. Nel territorio al Passo in Comune di Bormio si istituisca il divieto di sosta e di fermata con parcheggio obbligatorio a pagamento, come minimo 50 €uro all'ora. Esenzioni per quasi tutti. Pagamento però senza esclusioni per i veicoli di Bolzano, pubblici compresi salvo ambulanze, veicoli funebri e motofalciatrici.. Questione di legittima difesa.…

Il CCCVa si riserva comunque di approfondire l'argomento, compresa la questione dei privilegi delle Regioni a Statuto speciale. C'è un modo ineccepibile di toglierli, senza ledere gli accordi De Gasperi-Gruber, e ne parleremo.

(Per il CCCVa: Alberto Frizzi ero)

Il Comunicato ufficiale DI BOLZANO

dopo la Giunta del 29.8.05:, ore 15.54

"Pedaggi sulle strade di montagna

La Giunta ha deciso di avviare il prossimo anno un progetto pilota che prevede l'istituzione di un pedaggio lungo la strada del Passo del Rombo e per l'attraversamento del Passo dello Stelvio. La Provincia deve ancora prendere contatti ed approfondire l'analisi della questione con i Comuni interessati. Eventualmente verrà istituito in seguito un pedaggio anche per Passo Stalle. Prosegue parallelamente la discussione anche con Belluno e con Trento per quanto riguarda i passi Dolomitici, ma in questo ambito, ha rilevato il presidente Durnwalder, non si è ancora t rovata una soluzione definitiva".

Sondrio 30 VIII 2005"

Il da farsi

La posizione barricadiera di allora dovrebbe essere sostituita da una più sofisticata e proficua per l'immagine della Valtellina. Dovrebbe essere predisposta una cartolina dello Stelvio da consegnarsi a Bormio - ad esempio al bivio per Livigno - a chi sale e al di qua del confine (fra Comuni. Province, Regioni ma soprattutto fra il buon senso di qua e la maleducazione istituzionale di là) per chi é arrivato su da Trafoi. Sulla cartolina lo stesso testo da mettere anche in due grandi pannelli, all'inizio della salita in Bormio e al giogo, appena in territorio 'italiano'.

Che metterci?

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina propone due diversi testi.

Per chi arriva da là: "Benvenuti in Valtellina dove, contrariamente all'altro versante, quello della Provincia di Bolzano, non facciamo pagare agli ospiti graditi l'uso di una strada pubblica che non ha alternative"

Per chi sale da qui: si avvisano automobilisti e motociclisti che arrivati al Passo, per scendere dovranno pagare un pedaggio alla Provincia di Bolzano. La Valtellina, sebbene ben lontana dalla risorse che lo Stato loro dà, ha preso una decisione di assoluto buon senso, ovvero quella di lasciare libero il transito su una strada pubblica che non ha alternative,

Nella ipotesi che sia inopportuno che le Istituzioni si muovano in questa direzione, ci pensino i privati, Ci fosse la copertura dei costi potrebbe essere lo stesso CCCVa a farlo. Naturalmente ogni iniziativa al riguardo verrà fortemente appoggiata.

Per il CCCV: Alberto Frizziero

cccvA
CCCVA