giugno "LA GAZZETTA DI SONDRIO" IN EDICOLA? VOCI E BASTA. IL VERO PROGETTO É UN ALTRO MA ALLO STATO NON C' É NULLA DI DEFINITO
E' corsa qualche voce a Sondrio su un prossimo passaggio del nostro giornale alla tradizionale forma cartacea e quindi alla vendita in edicola. Voce nelle voci, si è addirittura sentito che la cosa verrebbe annunciata solo dopo il risultato elettorale, una volta saputo l'esito. Questo obbliga, ovviamente, a dire le cose come stanno.
Il progetto di un giornale, assolutamente innovativo, c'era ed era anche in avanzata fase di attuazione con il sistema societario della public company. L'operazione fu interrotta per una mia indisponibilità a causa di un impegno notevole per un importante incarico assegnatomi. Concluso quell'impegno anziché riprendere e tessere nuovamente le fila del progetto ci fu l'idea del giornale on-line che ormai ha oltre 8 anni di vita e quasi 11.000 testi consultabili in rete.
Il nuovo progetto è recente, stimolato da quale fastidio ricevuto ma anche da una richiesta, non accolta non per questioni di vil moneta ma di linea della testata.
Non c'è nulla di definito né si aspetta il risultato elettorale di cui, ai fini dell'uscita del giornale, non interessa assolutamente nulla dato che l'operazione sarebbe esclusivamente economica, fondata su criteri del tutto nuovi.
Solo qualche esempio stralciando dal progetto: niente colore ma solo bianco e nero, niente, o quasi, cronaca, nessun collaboratore a libro-paga ma solo in compartecipazione agli utili, diffusione, non quella tradizionale tramite le edicole, in 50.000 copie in modo da raggiungere buona parte delle famiglie valtellinesi. Non solo ma la notevole appetibilità pubblicitaria aprirebbe uno scenario non solo locale ma anche nazionale. Possibilità di inserti a pagamento di terzi (pubblicitari, politici ecc.) utilizzando anche una innovazione tecnica - di cui oggi nessun giornale e nessuna rivista del nostro Paese fa uso - in simbiosi con iniziative di carattere giornalistico vero e proprio. Niente concorrenza con le altre testate per tipologia, contenuti, grafica e l'unicum di cui s'é detto.
Non ci sono tempi e non abbiamo fretta. Né abbiamo pregiudiziali da porre su chi volesse venire in società, salvo la libertà del direttore e collaboratori diretti in fatto di linea del giornale e di esclusiva nelle decisioni redazionali.
Le cose stanno così. Per piacere dunque basta con le voci. Continuassero sarebbero solo pettegolezzi da pizzocchere, come quelle della omonima corte in Venezia. In questo caso calzerebbe il monito del sommo poeta: "non ti curar di lor ma...
(Nota del Direttore)