giugno. UN LIBRO DEL CENTRO STUDI STORICI IN MEMORIA DI DON PEPPINO CERFOGLIA E DON TARCISIO SALICE

Presentazione a Palazzo Pestalozzi in Chiavenna mercoledì 10 giugno

Si terrà mercoledì 10 giugno a Chiavenna, con inizio alle ore 17.30, al piano nobile del palazzo Pestalozzi in via Carlo Pedretti 2, la presentazione del libro "Patribus nostris", edito dal Centro di studi storici valchiavennaschi. Un titolo che, tradotto dal latino, significa "Ai nostri padri", nella duplice accezione di preti e di predecessori. Esso contiene una serie di studi storici in memoria dei due primi presidenti, don Peppino Cerfoglia e don Tarcisio Salice, ed esce nell'anno del cinquantesimo di fondazione del Centro come numero 20 della Raccolta di studi storici sulla Valchiavenna.

Il libro, pubblicato con il contribuito della regione Lombardia, della provincia di Sondrio, del comune di Chiavenna e della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, è introdotto dalla prefazione dettata dall'attuale Presidente Guido Scaramellini e da profili bio-bibliografici dei due presidenti: don Cerfoglia, nato a Chiavenna nel 1917, parroco a Bette e poi a Villa di Chiavenna, e don Tarcisio, nato a Polaggia di Berbenno nel 1912, per oltre cinquant'anni cappellano dell'Istituto Sacra Famiglia di Mese. Con Luigi Festorazzi, Giovanni Giorgetta, Sandro Massera, Giorgio e Guido Scaramellini, i due preti contribuirono alla nascita a Chiavenna del Centro di studi storici valchiavennaschi e restano importanti punti di riferimento nello studio della storia locale, e non solo.

I contributi in ordine cronologico si devono a Paolo Raineri, il quale tratta del Patto della Viamala del 1473, a Gian Primo Falappi e Kurt Wanner che presentano un inno dedicato al vino delle nostre valli al principio del Seicento dal poeta e pittore Hans Ardüser di Davos. Seguono tre studi storico-artistici: Guido Scaramellini indaga sulla figura del benefattore Giovan Pietro Pedroni, nativo di Campedello, nella cui chiesa finanziò, nel 1662, la costruzione della cappella di Santa Barbara e la sua decorazione con pregevoli affreschi; Paolo Rotticci approfondisce l'architettura dell'oratorio tardo-seicentesco di palazzo Vertemate Franchi a Prosto; Simonetta Coppa presenta una serie di quadri della seconda metà del Settecento, raffiguranti gli apostoli e conservati a Canete, che si rifanno a lavori di Giambattista Piazzetta. Gli altri contributi sono di Guglielmo Scaramellini sul Porto di Chiavenna, un'organizzazione di trasporto merci, e sui traffici commerciali nel XVIII secolo attraverso lo Spluga, di Cristian Copes sull'elezione dell'arciprete di Piuro nel 1734 che coinvolse persone emigrate a Venezia, di Giovanni Giorgetta su un consorzio di preti istituito a Gordona tra Sette e Ottocento, di Marino Balatti sull'impegno civile dei preti nell'Ottocento a Mese, di Renato Dolci sull'ingegnere chiavennasco Giuseppe Vanossi, di Germano Caccamo sull'andamento demografico a Villa di Chiavenna nella seconda metà dell'Ottocento. Chiudono il volume, che si presenta in elegante veste tipografica, copertina telata rossa e una serie di belle foto a colori, lo studio di Giordano Sterlocchi sulla relazione di un operaio chiavennasco all'Esposizione mondiale di Parigi del 1889 e quello di Giorgio Scaramellini, incentrato sull'opera del poeta Giovanni Bertacchi. Il volume è disponibile per i soci a prezzo speciale. Per associarsi al Centro, che attualmente conta oltre 1000 soci, basta versare 15 euro annuali sul conto corrente postale n. 11190238, sul conto corrente bancario IT 72 B 05216 52110 000000002869, presso la filiale di Chiavenna del Credito Valtellinese, o direttamente in sede, al piano nobile di palazzo Pestalozzi a Chiavenna, aperta al venerdì dalle 15 alle 18. Per ulteriori informazioni si può telefonare allo 0343 35382 o inviare una mail a clavenna@fastwebnet.it.


CCCVA