La Val di Susa è arrivata A boicottare la fiaccola olimpica. Rinunciamo ad andare alle Olimpiadi
La Val
di Susa è arrivata al punto di boicottare la fiaccola
olimpica. Di fronte ad uno scempio culturale – e se non
si comprendesse il significato di questa affermazione ci
si scriva che lo espliciteremo - di questo genere non
resta che rinunciare ad andare là a tifare per Rocca e
gli altri 14 atleti valtellinesi. Visto cosa si è fatto
con la fiaccola non ci si può fidare di avventurarsi da
quelle parti.
C’è da concludere che è stato un errore scegliere il
Piemonte per le Olimpiadi. Sulla scorta di due
campionati del mondo ineccepibili sotto ogni punto di
vista e tante altre gare al top c’è infatti da
osservare, come constatazione, che è un peccato che non
sia stata scelta la Lombardia, e quindi la Valtellina.
La serietà valtellinese sarebbe stata la migliore
garanzia. Anche per la fiaccola.
Comitato Cittadini Consumatori Valtellina
Appendice
Al quotidiano La Stampa la nota di cui sopra é stata
inviata con un'accompagnatoria nella quale, fra l'altro
si dice:"Allego il comunicato diffuso in loco agli
organi di informazione da parte del Comitato Cittadini
Consumatori Valtellina.
Secondo la saggezza popolare chi semina vento raccoglie
tempesta. Questo vale anche per i sindaci della Val di
Susa.
Spiace perché eravamo d'accordo di venire in gruppo
visto che abbiamo Rocca e altri 14 valtellinesi in
lizza. Quando si arriva a iniziative così becere come
quella di bloccare la fiaccola olimpica é evidente che
c'é da aspettarsi di tutto. E non facciamo un lungo
percorso per arrivare e trovare magari il blocco di
esagitati.
In Valtellina siamo abituati alla serietà.
Cordialità
GdS 30 I 2006 -
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