Lo sciopero-killer ai Mondiali di Bormio in Procura

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina di Sondrioha diffuso la seguente nota:

COMUNICATO. LO SCIOPERO-KILLER DEL GIGANTE MASCHILE AI MONDIALI
DI SCI ORA APPRODATO IN PROCURA. REATO SI O NO RESTA COMUNQUE
GRAVISSIMA LA VICENDA DEL 9 FEBBRAIO. LA DISSOCIAZIONE
PREVENTIVA DEL SEGRETARIO GENERALE (!!!) DEL LIBERSIND.
RISARCIMENTO DA CHIEDERSI ALLE PERSONE FISICHE OLTRE CHE ALLA
RAI. DOVEROSA COSTITUZIONE ANCHE DELL’AVVOCATURA DELLO STATO. A
CASA I RESPONSABILI.



Sondrio 17.2.2005
prot. CCCVaSCI17FE05SCI


Agli Organi d’informazione e quanti d’interesse – Loro Sedi

Notevole rilievo ha avuto la notizia dell’apertura di
un’inchiesta da parte della Procura “per accertare” – come ha
detto lo stesso Procuratore dr. Avella – “l’esistenza o meno di
un reato” nella incresciosa, e vergognosa, vicenda che ha
portato al rinvio del Gigante maschile dei Mondiali di Bormio e
alla conseguente figuraccia internazionale del nostro Paese.

Alcune riflessioni in proposito:

1) Dopo l’informativa trasmessa dalla Polizia il via ad un
fascicolo specifico era un atto dovuto. In molti hanno
ipotizzato la possibilità dell’esistenza di una “interruzione di
servizio pubblico”. Potremmo anche ipotizzare dell’altro, se
qualcuno fosse stato indotto a scioperare avendo avuto
assicurazione che tutte le carte erano in regola e per caso non
fosse invece così. A ognuno però il suo compito e il nostro non
è quello di valutare gli aspetti giuridici.

2) Se ci fosse di mezzo l’ipotesi di reato sarebbe soltanto un
di più, perché la cosa è stata di una gravità inaudita e tale
resta, reato sì o reato no.

3) A proposito di sciopero non abbiamo visto pubblicata da
nessuno, neppure nei comunicati sindacali vari, la nota del
Segretario Generale del Libersind – il Sindacato dello sciopero
– inviata non dopo ma prima dell’astensione dal lavoro. In un
comunicato il Sindacato fra l’altro scrive: “In riguardo alle
accuse di irresponsabilità che ci sono state fatte, queste non
possono che essere rigettate al mittente, dato che il Segretario
Generale del Libersind Confsal Giuseppe Sugamele ha speso
moltissime energie nel vano tentativo di avvicinare le parti a
scongiurare lo sciopero.” Neanche un cenno alla nota da noi
citata che è bene venga conosciuta e che così recita
testualmente:
“Sig. Walter Di Marino – Libersind Milano

Il Segretario Generale Giuseppe Sugamele si dissocia dallo
sciopero proclamato dal Dirigente Sindacale in indirizzo, per la
sede Rai di Milano, dalle ore 00.00 del 09 febbraio 2005 alle
ore 24.00 dello stesso giorno. Distinti saluti”


Pesantissima.

Che cosa significa questa dissociazione preventiva?

Che rilievo giuridico può avere?

Se ne ha in quale condizione si possono trovare il sign. Di
Marino e chi lo ha seguito?

Abbiamo le nostre idee ma lasciamo che sia la Procura a
pronunciarsi. Nel frattempo daranno il loro responso anche i
legali che si occupano della vicenda.

4) Risarcimenti. Se il penale è tutto da vedere, il civile è
cosa scontatissima. Il danno evidentissimo e potrebbero esserci
gli estremi perché si costituisca anche lo Stato attraverso
l’avvocatura. Una cosa è certa: non deve essere richiesto solo
alla RAI ma anche alle persone fisiche delle quali venisse
comprovata la corresponsabilità, sulla base del “Chi rompe paga
e i cocci sono suoi”. E questo in aggiunta a eventuali
auspicabili provvedimenti di carattere amministrativo (si legga:
“A casa!”) da parte della RAI o di altri che ne avesse facoltà.

In tanti hanno lavorato con grande impegno per anni per arrivare
a questi Mondiali, occasione di sviluppo. In pochi sono riusciti
a fare un grosso guaio. Non deve finire a tarallucci e vino!
Per il Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina: Alberto Frizziero


GdS  20 II 2005 -
www.gazzettadisondrio.it

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