Precisazione sull'ultima nota relativa al becero blocco della fiaccola olimpica
 La 
 precedente nota "La Val di Susa è arrivata a boicottare 
 la fiaccola olimpica. Rinunciamo ad andare alle 
 Olimpiadi" ha suscitato qualche commento e qualche 
 critica. Prendiamo atto che finalmente il buon senso ha 
 prevalso. Ci si é resi conto che chi semina vento 
 raccoglie tempesta. Si é sentito bene quel Sindaco che 
 aspramente rimproverava i no global che ce l'avevano con 
 la fiaccola olimpica dire più o meno che gli accordi 
 erano stati violati ecc. ecc. Evidentemente anche i più 
 accesi si sono resi conto della idiozia, oltre a tutto 
 controproducente, di contestazioni becere come quella - 
 incredibile! - alla fiaccola olimpica. La contestazione 
 aveva dunque piena validità, anche nei termini pesanti 
 usati. E il discorso del Piemonte sotto accusa aveva, e 
 conserva, piena validità, con riferimento alla classe 
 dirigente locale che non aveva percorso la via giusta 
 cercando invece accordi impossibili per evidente ragion 
 politica quando la politica doveva starsene fuori. 
 Becero é stato il comportamento nei confronti della 
 fiaccola dei no-global o chi diavolo fossero  come 
 becero sarebbe stato se fossero stati a farlo personaggi 
 di qualsiasi altro schieramento politico.
 Che si sia raddrizzata la barca va bene: un risultato 
 che salutiamo positivamente come lo splendido inizio con 
 una cerimonia di apertura tutta giocata sul nostro 
 cavallo vincente: la cultura.
CCCVa
 GdS  10 II 2006 - 
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