NOTA DEL CCCVa: Referendum elettrodotti: la nota del CCCVa E IL VOLANTINO
Pubblichiamo la nota inviata dal CCCVa
alla stampa e il volantino diffuso:
LA NOTA DIFFUSA ALLA STAMPA LOCALE
(pubblicata da "Il
Giorno", ripresa da "Centro Valle" e, sinora, ignorata da "La
Provincia di Sondrio")
REFERENDUM ELETTRODOTTI DEL 15 GIUGNO:
TRADITI GLI INTERESSI DELLA NOSTRA GENTE?
In provincia abbiamo una quantità enorme di linee elettriche. Se
andiamo da Sondrio al punto estremo della Sicilia facciamo un
numero di chilometri ancora minore di quelli di queste linee.
Per quanto riguarda gli elettrodotti ad alta tensione bisogna
andare da Sondrio ben oltre Roma per pareggiare il numero di
chilometri.
Il corridoio nel quale corre un elettrodotto è soggetto a
servitù obbligatoria per norme che risalgono a 70 anni fa.
Il proprietario del terreno non può farci niente.
Dal 1992 la situazione è ancora peggiorata perché è stata
stabilito un vincolo assoluto per una fascia di rispetto di 10
metri per parte per linee a 132 kV, e di 18 e 28 per linee a 220
e 380 kV.
I decreti di attuazione della legge sull’elettrosmog, in
emanazione, peggioreranno ancora, e di molto, le cose.
In questa situazione al referendum del 15 giugno per
l’abrogazione di questa servitù obbligatoria di elettrodotto
dovrebbe essere un dovere per ogni valtellinese e
valchiavennasco andare a votare il SI.
Non solo le migliaia di proprietari di aree attraversate da
elettrodotti ma chiunque, almeno chiunque abbia a cuore gli
interessi della nostra provincia.
Poche sinora le adesioni a questa linea del CCCVa, ancorché
significative: il BIM, l’Unione Pesca e i due candidati-Sindaco
di Sondrio Bianchini e Schena. Per usare un eufemismo– tanto
questo tema avrà sviluppi impensati futuri da qui alla primavera
del 2004 e allora conteranno non le parole ma i fatti, in
particolare chi è andato a votare e chi no – e quindi “toni
morbidi”, questo tradimento degli interessi di Valle ha del
clamoroso e con una incredibile motivazione: il fatto che il 15
giugno ci sia anche l’altro referendum, quello sull’art. 18, per
il quale da molte parti si sta sollecitando l’astensione dal
voto.
Clamoroso perché le due cose non sono affatto incompatibili. Chi
è di questo avviso può infatti conciliare la salvaguardia
sacrosanta dei nostri interessi di Valle con la sua posizione
astensionistica sul referendum relativo all’art. 18 in un modo
molto semplice: BASTA AL SEGGIO CHIEDERE E RITIRARE SOLO LA
SCHEDA DEL REFERENDUM ELETTRODOTTI.
Nel merito siamo pronti a discutere in qualsiasi sede ma oggi
quel che più conta è rompere la quasi generale cortina di
assordante silenzio – persino delle organizzazioni agricole! -
che circonda questo referendum che tocca in pieno gli interessi
della nostra gente.
Interessi che dovrebbero essere per tutti al di sopra di ogni
altro calcolo.
IL
VOLANTINO
Un grande occhio in testa e poi un
grande titolo: OCCHIO A COSA FATE (meglio: a cosa non
fate) e poi il testo che segue:
Se dell’interesse della Valtellina e dei Valtellinesi non Vi
interessa niente non perdete tempo a leggere.
Se quello dei vostri figli o nipoti vi sta a cuore occhio a quel
che fate (o meglio a quello che non fate) domenica 15 giugno.
Abbiamo in provincia tanti elettrodotti da coprire la distanza
da Sondrio all’estremo sud della Sicilia e altra ancora (per
quelli ad alta tensione si arriverebbe oltre Roma).
Tante, tante migliaia di Valtellinesi per una legge di 70 anni
fa hanno le proprietà assoggettate a servitù obbligatoria e con
i prossimi decreti a vincoli assoluti pesanti. Per dare un’idea
del territorio vincolato siamo nell’ordine di 2500 volte un
campo di calcio regolamentare.
SI PUO' FARE QUALCOSA:
domenica 15 giugno andare a votare il referendum per
l’abolizione di questa servitù per un Valtellinese dovrebbe
essere un dovere. Lo hanno detto il BIM, l’Unione Pesca, i
candidati-Sindaco di Sondrio Bianchini e Schena, altri.
C’è un altro referendum, quello sull’art. 18, per il quale vi
sono tanti inviti a non andare a votare. NON C’E’ PROBLEMA: SI
VA AL SEGGIO E SI CHIEDE SOLO LA SCHEDA PER IL REFERENDUM DEGLI
ELETTRODOTTI.
UN VOTO PER LA VALTELLINA !
Comitato Cittadini Consumatori Valtellina
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GdS 8 VI 2003 -
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