NOTA DEL CCCVa: Il referendum del 15 giugno sugli elettrodotti. Nuova iniziativa
Pubblichiamo la nota inviata dal CCCVa ai
nuovi Sindaci e amministratori comunali eletti il 25 e 26 maggio in cinque Comuni della
provincia:
IL
REFERENDUM-ELETTRODOTTI
Il referendum popolare del 15 giugno intitolato "Servitù coattiva di
elettrodotto: abrogazione" è finalizzato alla cancellazione
dell’articolo 119 del regio decreto n° 1775 del 1933 (Testo
Unico sulle acque) e
dell'articolo 1056 del codice civile che prevedono l’obbligo
per ogni proprietario di dare passaggio sui suoi terreni
alle condutture elettriche.
UN CONTO ERA IL
1933 E UN CONTO e' OGGI
La servitù (obbligo di passaggio) era giustificabile nel
1933 quando realmente l’interesse collettivo era quello di
portare l’energia elettrica in tutto il territorio e
l'apposizione della servitù non comportava altre conseguenze (si
potevano persino costruire le case sotto le linee).
In questi 70 anni di acqua ne é passata sotto i ponti (da noi
per la verità meno per via degli impianti idroelettrici). Nel
1939 é venuta la prima legge sulla protezione del paesaggio, nel
1942 quella urbanistica e via via sino all'ultima legge, la 36
sull'elettrosmog i cui decreti attuativi, già passati al
Consiglio dei Ministri ma non ancora pubblicati, comporteranno
l'ampliamento delle fasce di rispetto già introdotte nel 1992
con, in alcuni casi, pesanti conseguenze di vincoli urbanistici.
GRANDE
INTERESSE DELLA NOSTRA PROVINCIA
Risulta evidentissimo l'interesse della provincia in questa
materia, al di là dell'esito in campo nazionale. Un forte
pronunciamento della nostra popolazione costituirebbe infatti un
forte segnale e un aiuto alle Istituzioni impegnate in difficili
vertenze sul settore della produzione idroelettrica e quel che
ne consegue.
IMPORTANTI
ADESIONI
Al nostro appello precedente hanno positivamente risposto il BIM
(che ha anche deliberato di mettere a disposizione le risorse
necessarie), l'Unione Pesca Sportiva, e entrambi i candidati a
Sindaco di Sondrio impegnati nel ballottaggio dei prossimi 8 e 9
giugno.
LE DIFFICOLTA'
DA SUPERARE
Sul tema non c'é ragione di alcuna
divisione, politica o di altra natura: l'interesse é generale e
collettivo. Ci sono però due difficoltà:
1) La sensibilizzazione della
popolazione su questo tema;
2) La presenza dell'altro
Referendum, quello sull'art. 18 caratterizzata da molti inviti
all'astensione dal voto.
- Per il primo punto si comprende
la necessità di una sensibilizzazione particolare, opera nella
quale gli amministratori locali possono svolgere un ruolo
importante.
- Per il secondo punto il rispetto della volontà di chi
intende astenersi dal voto sull'art. 18, può benissimo esserci
andando al seggio e chiedendo solo la scheda del
Refendum-elettrodotti.
Si confida nell'accoglimento di questa nostra proposta ma
soprattutto nell'impegno per il raggiungimento di un risultato
utile per la nostra provincia.
Comitato Cittadini Consumatori Valtellina
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GdS 28 V 2003 -
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