NOTA DEL



Pubblichiamo la nota inviata dal CCCVa ai
nuovi consiglieri comunali di Sondrio e ai 138 membri del BIM:



REFERENDUM ELETTRODOTTI DEL 15
GIUGNO:


Richiamiamo la Vs. attenzione sul referendum-elettrodotti di
grande rilievo per una provincia che conta 1700 km di linee
elettriche di cui quasi la metà ad alta tensione con un
vastissimo territorio gravato di servitù già in base al T.U. del
1933, situazione appesantita con l’introduzione nel 1992 delle
fasce di rispetto, situazione ulteriormente in aggravamento a
breve una volta pubblicati i decreti attuativi della Legge 36
(elettrosmog) già approvati dal Consiglio dei Ministri.

QUESTO REFERENDUM

Il Referendum del 15 giugno "Servitù coattiva di elettrodotto:
abrogazione" è finalizzato alla cancellazione dell’articolo 119
del regio decreto n° 1775 del 1933 e dell'articolo 1056 del
codice civile che prevedono l’obbligo per ogni proprietario di
dare passaggio sui suoi terreni alle condutture elettriche.

Sappiamo che il problema non sarebbe risolto neppure con
l'abolizione di queste norme perché se ci sono da fare
elettrodotti, o meglio razionalizzare quelli esistenti, da
qualche parte debbono pure passare. Il fatto é che norme di 70
anni fa non sono più valide oggi. Basti pensare al fatto che ove
passa un elettrodotto interviene un vincolo territoriale che nel
1933 non c'era e questo va contro il principio costituzionale
dell'uguaglianza dei cittadini, sulla base delle decisioni a
tavolino di qualche ufficio di progettazione. Non solo. Nel 1933
non c'era la pianificazione territoriale, né quella comunale né
quella di larga maglia.

A parte poi il merito c'é un oggettivo interesse della provincia
di Sondrio a dare un segnale su una materia da sempre oggetto di
polemiche.

E' per questo che abbiamo dato per primi - seguivamo il problema
da tempo, compresa la decisione della Corte Costituzionale al
riguardo - notizia del Referendum, di cui tutti ignoravano
l'esistenza.

Abbiamo inoltre auspicato che Istituzioni e mondo politico e
sociale della provincia possano trovare il modo di
sensibilizzare la nostra gente per andare a votare e a votare
SI.

A chi rappresenta la sua posizione di astensione dal voto
essendo contrario all'altro Referendum, quello sull'art. 18,
abbiamo ricordato che basta al seggio ritirare solo la scheda
relativa agli elettrodotti e non l'altra. E' lecito.


Per Vs. informazione ricordiamo che sono venute adesioni
importanti:

DELIBERA DEL BIM

Sul piano istituzionale la delibera del BIM, che testualmente
recita:

"IL COMITATO ESECUTIVO

- PREMESSO che il 15 giugno prossimo si terrà un referendum per
l’abrogazione della servitù coattiva di elettrodotto;

- RILEVATO che il territorio della provincia di Sondrio è
notevolmente interessato a detta votazione perché gravato da
numerosissime limitazioni indotte dagli elettrodotti;

- RITENUTO auspicabile che l’ente Provincia promuova la
conoscenza di detto referendum, affinché la popolazione della
provincia di Sondrio sia sensibilizzata sull’argomento;

- CON voti unanimi, espressi nei modi di legge;

d e l i b e r a

- di dare la più ampia disponibilità di questo consorzio alla
campagna di sensibilizzazione della popolazione provinciale sul
referendum in oggetto, significando che questo consorzio è
altresì pronto a contribuire economicamente a tale campagna".



Poi hanno aderito i candidati-Sindaco a Sondrio, Bianca
Bianchini e Angelo Schena. Trascriviamo integralmente quanto da
loro inviatoci.

CANDIDATO-SINDACO BIANCA BIANCHINI

A proposito dell’iniziativa referendaria del 15 giugno per
l’abrogazione della servitù coattiva di elettrodotto, su
sollecitazione del Comitato Cittadini Consumatori Valtellina ,
nelle persone di Alberto Frizziero e Antonio Tolomeo, desidero
esprimere le seguenti considerazioni:

Considero questo referendum una giusta provocazione, anche se
semplicemente abrogativo e, di per sé, non in grado di produrre
un’azione positiva sostitutiva dell’attuale sistema di trasporto
della corrente elettrica.

E’ tuttavia positivo e meritevole di partecipazione, poiché
costituisce un segnale importante del disagio della popolazione
verso l’attuale sistema che, ci auguriamo, venga al più presto
sostituito con l’interramento dei cavi elettrici.

Bianca Bianchini

CANDIDATO-SINDACO ANGELO SCHENA

Il Referendum per l'abolizione della servitù obbligatoria di
elettrodotto dovrebbe avere una sola risposta in provincia:

- Andare

- Partecipare

- Votare SI.

Un risultato positivo sarebbe uno strumento valido per
rafforzare la posizione valtellinese nel sollecitare e ottenere
la riorganizzazione del trasporto di energia elettrica in
provincia.

Angelo Schena


Noi riteniamo un dovere per valtellinesi e valchiavennaschi un
voto che possa rappresentare un segnale ed anche un aiuto alle
Istituzioni impegnate nei problemi che l’idroelettrico pone alla
provincia.

Non si tratta di tema che possa vedere contrapposizioni
politiche visto e considerato che tutti sono per l’interesse
della nostra gente e delle nostre Valli.

C’è bisogno, nel silenzio che circonda questo referendum, di
sensibilizzare i concittadini per il voto, un voto per la
Valtellina.

Cordialità
Comitato Cittadini Consumatori Valtellina

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GdS  8 VI 2003 -
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CCCVA