Nota al Ministro ed altri su: Medicina: interventi a distanza per chi è lontano dagli ospedali
Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina di Sondrio ha
inviato al Ministro della Salute, al Presidente della Regione
Sicilia e al Sindaco di Lampedusa una nota che verrà pubblicata,
per correttezza, solo dopo che via sia certezza che i
destinatari l'abbiano sicuramente ricevuta.
Il punto é semplice. Esistono situazioni a ischio in Italia, là
dove non esiste un ospedale e raggiungerne uno può essere
difficoltoso e comunque richiede molto tempo. Il caso di
Lampedusa é esemplare: a 200 km dalla Sicilia, a due ore di
elicottero dall'ospedale di Palermo, e sempre che le condizioni
atmosferiche non pregiudichino il volo, un infartuato o comunque
persona soggetta a patologia grave, da ricovero d'urgenza, corre
rischi gravi. Val per Lampedusa, per molte altre isole italiane
ed anche per località sperdute molto distanti, in termini di
tempo, da presidi ospedalieri.
Nel 1978 l'Ospedale Morelli di Sondalo attuò un sistema di
collegamento permanente via telefono con Livigno, la nota
località turistica che si trova sì in Italia ma di là delle
Alpi, oltre lo spartiacque con una strada che deve scavalcare
due passi ben oltre i 2000 metri di quota, con neve e chiaccio
d'inverno e, in qualche caso, il termometro sotto i meno trenta.
Allora gli specialisti in Ospedale potevano esaminare i
risultati strumentali effettuati a 50 km di distanza dando le
opportune indicazioni al medico di base che si trovava a Livigno.
Con strumentazioni diagnostiche molto più sviluppate, con il
sistema di comunicazioni in tempo reale di oggi non potrebbe
essere pensato un intervento di questo genere?
Sul prossimo numero il testo integrale della nota.
Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina
GdS 18 VIII 03 -
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