Una norma che ci vuole: Obbligo di coperchio sulle lattine

Coperchio delle lattine più contaminato dei gabinetti pubblici -dice Immetro Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina di Sondrio ha diffuso le note che pubblichiamo:

Obbligo di coperchio sulle lattine ma…quanta fatica!

Brutta prova di coordinamento tra le Istituzioni comunitarie e
quelle Italiane sul "caso delle lattine".

ALL'INIZIO DELL'ESTATE SCORSA.

Ennesima denuncia del Codacons
e di altre associazioni per la tutela dei diritti dei
consumatori sulla scarsa igiene garantita dal sistema di
apertura a strappo delle lattine delle bibite (la ben nota
"linguetta") aveva convinto il Consiglio dei Ministri a
presentare un disegno di legge attraverso il quale imporre alle
società produttrici ed importatrici di scrivere su tali lattine
"PULIRE LA SUPERFICIE DEL COPERCHIO PRIMA DELL'APERTURA ED
EVITARE DI BERE DIRETTAMENTE DALLA LATTINA".

Conformemente a quanto previsto dall'art. 16, paragrafo 2 della
Direttiva Comunitaria 79/112 in materia di etichettatura e
presentazione dei prodotti alimentari, tale disegno di legge era
stato quindi tempestivamente comunicato alla Commissione UE
perché ne autorizzasse l'approvazione da parte delle competenti
Istituzioni italiane.

Con una Decisione del 10 settembre scorso (la n. C(1999) 2897
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 29
settembre scorso) la Commissione "considerando che
l'etichettatura dei prodotti alimentari spesso non è il mezzo
più appropriato per educare i consumatori in materia di igiene
alimentare" e "considerando che il ricorso a campagne
d'informazione mirate a sensibilizzare i consumatori, e
soprattutto i giovani consumatori sulle misure di igiene da
rispettare quando viene utilizzato questo tipo di lattine
rappresenterebbe una misura più adeguata e comportante minori
ostacoli per la libera circolazione delle bevande in questione"
ha bocciato la proposta del Governo Italiano.

Sino qui, nulla di eccezionale.

Non è la prima volta, infatti,
che la Commissione UE boccia un disegno di legge italiano con
argomentazioni peraltro largamente condivisibili e in tempi
(appena 3 mesi) certamente apprezzabili. Peccato, però, che la
Decisione della Commissione sia stata espressa su un disegno di
legge non più attuale in quanto, da tempo, integralmente
modificato dallo stesso legislatore Italiano.

Infatti, sin dal 1° luglio scorso la Commissione sanità del
Senato, ritenendo insufficiente la proposta del Consiglio dei
Ministri, ha integralmente riformulato il testo del disegno di
legge n.3914 prevedendo -peraltro con l'approvazione del Governo
- che "le bevande confezionate in lattina aventi dispositivi di
apertura a strappo devono essere confezionate, distribuite e
vendute al pubblico solo se provviste di opportuni dispositivi
di protezione e copertura di tutta la superficie della lattina
corrispondente all'apertura". Difficile dire se all'origine del
missunderstuanding tra Commissione UE e legislatore italiano via
sia stato un'omissione di quest'ultimo - il che, appare invero
l'ipotesi più probabile - nel comunicare all'autorità
Comunitaria l'intervenuta modifica dell'originario disegno di
legge o, piuttosto, un errore di funzionamento della Segreteria
della Commissione nel trasmettere agli uffici competenti la
comunicazione del nuovo testo di legge regolarmente inviato
dalle Autorità italiane.

Quale che sia la verità, è certo che la vicenda rappresenta
un'ennesima conferma del pessimo coordinamento esistente tra
Autorità nazionali ed Istituzioni Comunitarie e spinge a
domandarsi cosa stessero facendo i nostri rappresentanti a
Bruxelles mentre la Commissione - spendendo tempo e denaro -
esprimeva il proprio parere su un testo di legge da oltre 2 mesi
non più esistente.

Guido Scorza

BIBITE VARIE SENZA PROTEZIONE

Articolo comparso su Caducée, giornale d'informazione
professionale nel settore medico (MESSAGGIO PER LA SALUTE
PUBBLICA):


Una persona è morta recentemente in circostanze assurde. Era
partita in barca con degli amici, una domenica, e aveva messo
delle lattine di bibite nel frigorifero della barca. L'indomani,
lunedì, è stata ricoverata d'urgenza allo CHUV (ospedale
svizzero di Ginevra) per uscirne mercoledì, morta.

L'autopsia ha constatato che si trattava di una Leptospirosi
folgorante causata da una lattina che aveva bevuto, senza
bicchiere, sulla barca.

L'esame delle lattine ha confermato che erano infettate di urina
di ratti e quindi di Leptospiras. La persona in questione
probabilmente non ha pulito la parte superiore della lattina
prima di berla e questa era contaminata di urina di ratto
seccata, che contiene delle sostanze tossiche e mortali, quindi
la leptospiras, che provoca la leptospirosi.

Le bibite in lattina e altri alimenti simili sono stoccate in
depositi che spesso sono infestati da ratti e simili e subito
dopo vengono trasportate nei punti vendita senza che siano
disinfettate o pulite. Ogni volta che comprate una lattina
lavate coscienziosamente la parte superiore con dell'acqua e un
detergente prima di metterla in frigo.

Secondo uno studio realizzato da INMETRO (Spagna), il coperchio
delle lattine è più contaminato dei gabinetti pubblici! Lo
studio mostra una quantità di germi e batteri sul coperchio
delle lattine tale da rendere indispensabile la pulizia con
dell'acqua e un detergente.


(Ricevuto dalla Direzione delle risorse umane dell'Ospedale
Cantonale di Ginevra, la quale ha richiesto di DIFFONDERE
L’INFORMAZIONE A PIU’ CONSUMATORI POSSIBILI).

Nota su lattine "stay on tab"

RISCHI DI CONTAMINAZIONE DELLE BEVANDE COMMERCIALIZZATE IN
LATTINE LA CUI APERTURA AVVIENE TRAMITE UNA LINGUETTA A STRAPPO
CHE RIENTRA NEL CORPO DELLA LATTINA STESSA (DISPOSITIVO C.D.
“STAY ON TAB” O A LINGUETTA RIENTRANTE) *


Nell’utilizzazione delle lattine con dispositivo di apertura
“stay on tab”, come per il consumo di qualsiasi altro alimento,
può verificarsi un potenziale rischio di natura igienica qualora
non siano rispettate le norme generali di igiene per la
produzione e la vendita delle sostanze alimentari e delle
bevande.

Infatti, se vi è stata contaminazione della linguetta, permane
la possibilità di un rischio di natura igienica, in quanto, dopo
lo strappo, possono essere introdotti nella bevanda agenti
microbici.

Per evitare il predetto rischio è necessario garantire che la
lattina sia confezionata, stoccata, distribuita, conservata e
somministrata in condizioni di sufficiente igienicità.

Questi aspetti sono già stati evidenziati dal Ministero della
salute mediante l’inserimento nell’Area tematica “Alimenti e
sanità animale”, sezione “Sicurezza alimentare”, del proprio
sito istituzionale di linee di condotta per la corretta gestione
igienica degli alimenti e delle bevande confezionate con
contenitori metallici.

Nelle raccomandazioni richiamate è stato espressamente indicato
che “Le superfici esterne dei contenitori nei quali sono
confezionati alimenti e bevande devono essere mantenute pulite”
e che “Anche nel caso delle lattine munite di dispositivo di
apertura a strappo concernenti bevande la pulizia del coperchio,
prima di aprire e versare la bevanda, rappresenta sotto
l’aspetto igienico un corretto comportamento da mettere in
atto”.

Pertanto, al fine di rendere tali prodotti ulteriormente sicuri,
è importante che la superficie delle lattine all’atto del
consumo risulti pulita. Conseguentemente, seguendo le
indicazioni già fornite in sede di definizione della corretta
gestione igienica degli alimenti in questione, è necessario
richiamare l’attenzione dei produttori e dei distributori,
ovvero di ogni altro soggetto operante nella filiera di
commercializzazione del prodotto, sulle seguenti avvertenze:


* gli alimenti, liquidi e solidi, confezionati in contenitori
metallici (lattine, scatole, barattoli etc.) o di altro
materiale debbono essere riposti in ambienti puliti e tali da
evitare che, in particolare, la zona di apertura dei contenitori
venga comunque insudiciata;

* le superfici esterne dei contenitori nei quali sono
confezionati alimenti e bevande devono essere mantenute pulite.


SUGGERIMENTI
Correlativamente è opportuno suggerire ai consumatori un
corretto comportamento da tenere nel consumo dei prodotti in
questione:


* innanzitutto occorre prestare molta attenzione allo stato
delle confezioni;

* prima di aprire il contenitore, è buona regola igienica pulire
la zona di apertura, anche per salvaguardare le caratteristiche
igieniche intrinseche dell’alimento assicurate dal produttore;


* se il contenitore si presenta insudiciato, scartare la lattina
o restituirla al venditore;

* per un consumo più appropriato dei prodotti confezionati in
lattine con dispositivo “stay on tab”, appare, in generale,
igienicamente più appropriato versarne il contenuto in un
contenitore idoneo all’uso.


A tal fine, oltre all’osservanza delle norme di igiene e delle
buone condotte sopra richiamate, è opportuno incoraggiare
l’adozione di condotte e/o l’uso di accorgimenti atti a
prevenire il contatto tra superficie esterna e contenuto delle
lattine, o quantomeno, idonee a contenere la contaminazione
microbica.

Premesso quanto sopra, si richiama l’attenzione sulla necessità
che siano rispettate le norme generali di igiene lungo tutta la
filiera, sia produttiva che distributiva e di somministrazione
(produzione, trasporto, magazzinaggio, somministrazione, ecc.)
e, in particolare, che siano osservate le corrette prassi
igieniche da seguire nella gestione degli alimenti. Inoltre, si
raccomanda che i consumatori, prima della immersione del
dispositivo nella massa del prodotto, apprestino attenzione allo
stato della confezione, si accertino della sua igienicità e,
comunque, provvedano, a titolo precauzionale, a pulirne la
copertura prima del consumo.

Si prega di fornire la massima diffusione alle presenti
avvertenze e di promuovere l’assunzione delle misure e delle
condotte raccomandate, in modo da garantire il rispetto delle
norme igieniche e dei comportamenti corretti, ossia:


* che le lattine siano riposte in ambienti puliti e tali da
evitare che la zona di apertura del contenitore venga
insudiciata;

* che le superfici esterne delle lattine siano mantenute pulite;

* che i consumatori prestino molta attenzione allo stato delle
confezioni;

* che, prima di aprire la lattina del contenitore, i consumatori
seguano la buona regola igienica di pulire la zona di apertura;

* che siano scartate o restituite al venditore le lattine
insudiciate;

* che, ove possibile, le bevande siano consumate dopo averle
versate in un contenitore idoneo all’uso;

* che anche nel caso delle lattine munite di dispositivo di
apertura a strappo contenenti bevande la pulizia del coperchio,
prima di aprire e versare la bevanda, rappresenta, sotto
l’aspetto igienico, un corretto comportamento da mettere in
atto.


* Nota del Commissario ad acta DCOM/111/P/F1BB1 (Allegato A –
Circolare) del 27 gennaio 2005, in esecuzione della Sentenza del
T.A.R. Lazio n. 12669/04. Lattine dotate di dispositivo c.d.
“stay on tab”. Provvedimento di esecuzione della Sentenza T.A.R.
Lazio n. 9886/2000.


http://www.ministerosalute.it/dettaglio/pdNews.jsp?id=672

LE NOSTRE CONCLUSIONI
Abbiamo tratto dalla rete alcune osservazioni su questa
indecente situazione delle lattine. Doppiamente indecente perché
alcune Case hanno già dotato le loro lattine di apposita
protezione. Occorrerebbe che il Ministero, oltre a dare
indicazioni, sempre utili ma difficilmente verificabili (non so
com'é stata conservata la lattina, non so se é pulita la
superficie, non ho l'alcol onde disinfettare la parte (oltre a
tutto rovinando il gusto), facesse una cosa esemplare:
propagandasse i prodotti che hanno la protezione e desse
continuamente notizia dei rischi da lattina infetta.

Poi adesso la storia dell'acqua minerale al bar!
CCCVa


GdS  30 II 2004 -
www.gazzettadisondrio.it

CCCVa
CCCVA