Mondiali-sciopero. RAI: provvedimenti in corso
COMUNICATO
SOSPENSIONE E RINVIO DEL GIGANTE DEI MONDIALI DI SCI
LA RAI ALLA RICERCA DEI RESPONSABILI. I PRIMI NOMI
ITER DISCIPLINARE IN CORSO.
Sondrio 23.2.2005 prot. CCCVaTVprovvedimentiFE05
Agli Organi d’informazione – Loro sedi
A quanti d’interesse
Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina comunica:
La RSU – TV, sede di Milano ha dettagliatamente ragguagliato il
CCCVa su tutta la vicenda dei rapporti dei lavoratori della sede
di Milano con la RAI, che di fatto è lo scenario di riferimento
entro cui si è collocata l’improvvida – a dir poco – astensione
del lavoro dei tecnici di ripresa, e l’altrettanto improvvida –
a dir poco – gestione dell’emergenza da parte dei responsabili
RAI.
Si tratta di una ricostruzione molto ampia, non riassumibile.
Verrà comunque integralmente pubblicata sul numero 6 de “La
Gazzetta di Sondrio” che sarà in rete intorno al 2 marzo.
La stessa RSU ha informato – e in proposito ringraziamo – che
secondo notizie di agenzia le ipotesi di responsabilità per
quanto avvenuto a Bormio sarebbero state individuate nella
struttura della Produzione TV. Il suo direttore, Vecchione,
sarebbe stato richiamato mentre la procedura disciplinare
sarebbe stata avviata nei confronti di due funzionari della
stessa struttura e di un quarto del Centro Produzione TV di
Milano. Non ne facciamo a procedura aperta il nome, che il
Direttore Generale della RAI non ha voluto fare ma che
conosciamo, in quanto gli interessati entro lunedì prossimo, se
lo ritengono, dovranno far pervenire le loro controdeduzioni,
posto che ne abbiano, rispetto agli addebiti mossi con note di
quattro giorni or sono. Potrebbero avere le loro ragioni e
girare su altri la responsabilità. All’interno della RAI non
sembrerebbe comunque sufficiente procedere in questa direzione
lasciando indenne il gruppo che si occupa delle “Risorse Umane e
Relazioni sindacali”. E sarebbe per la verità clamoroso che chi
si occupa del personale non venisse chiamato a rispondere di una
questione gravissima originata proprio da una parte del
personale verso la quale in ogni caso continuiamo ad avere una
posizione durissima. La Valtellina è parte lesa, come l’Italia
per la vergognosa figura fatta in 28 Paesi, per cui continuiamo
a ripetere che se anche gli scioperanti fossero stati dalla
parte della ragione, come sempre quando vo è come in questo caso
una grande sproporzione fra ragioni e danni che si determinano,
per conto nostro ipso facto sono passati dalla parte del torto
per le ragioni già dal CCCVa evidenziate.
Comunque sia, con l’eventuale arrivo delle controdeduzioni
lunedì il Consiglio di Amministrazione della RAI avrà le carte
in regola per procedere. Si guardi bene dal procedere a
tarallucci e vino. La ricetta del Presidente della Camera di
Commercio ing. Succetti, vecchia quanto il mondo - e non
archiviabile neppure nel terzo millennio o se c’è di mezzo un
sindacato – e quindi ancora attuale è “chi sbaglia paga”, anche
con i soldi. Vale per chiunque.
A proposito di risarcimento il CCCVa insiste: esso va chiesto
non solo alla RAI ma solidalmente anche alle persone fisiche di
cui verranno acclarate responsabilità.
(Come mai nessuno parla della dissociazione del Segretario
generale del Libersind dallo sciopero, inviata al LiberSind di
Milano, Walter Di Martino? Il CCCVa ne ha chiesto conto alla
Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo
sciopero dei servizi essenziali. Attendiamo la risposta).
Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina:
GdS 28 II 2005 -
www.gazzettadisondrio.it