Mondiali di sci e Legambiente: innanzitutto la tutela dei meno tutelati, e cioè i bipedi, non a due zampe ma a due gambe, che vivono nel Parco

di CCCVa

Italia in mora per i mondiali di sci

Legambiente in mora “per accanimento”



La Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea ha
accolto la denuncia di Legambiente contro la pista dei mondiali
in Valfurva e ha messo in mora l’Italia per “aver violato le
direttive comunitarie”.

Il Comitato Cittadini Consumatori Valtellina rileva:

1) Nel merito: come osserva Legambiente milanese, trionfante per
la notizia, per il Parco dello Stelvio le norme “prevedono
un’attenta valutazione dell’incidenza dell’opera rispetto agli
ecosistemi e alle specie animali e vegetali fatte oggetto di
protezione su tutto il territorio comunitario”. Appare opportuno
ricordare che tra le specie da tutelare nel Parco c’è quella,
come dimostrato tutti questi anni, che è la meno tutelata di
tutte: i bipedi, non a due zampe ma a due gambe
. Bipedi che
vorrebbero continuare a lavorare e vivere nel loro territorio,
in uno sviluppo certo compatibile e sostenibile ma sulla base
del fatto che è l’ambiente al servizio dell’uomo e non, come
pensano troppi ambientalisti da cultura metropolitana e magari
da week-end, l’uomo al servizio dell’ambiente.

2) Nel metodo, per nulla disconoscendo il ruolo svolto dagli
ambientalisti, e Legambiente fra questi, su molti problemi nel
Paese, si è constatato e si constata un vero e proprio
accanimento sulla questione “mondiali” come le dichiarazioni del
Presidente regionale Poggio documentano. Questo pontificare da
Milano, questo sì, va messo in mora. Milano sino a pochi mesi fa
scaricava tutte le sue acque reflue, civili e chimiche, in Lambro, Seveso, Olona e ancora oggi ne scarica, per le delizie
del territorio a sud, una larga parte. Dov’era Legambiente negli
anni settanta (quando Sondrio si dotava di depuratore per tutti
i reflui, civili e chimici), negli anni ottanta, negli anni
novanta? Davanti a Palazzo Marino, in presidi permanenti come la
situazione avrebbe richiesto? No. Era meglio, magari più comodo,
accanirsi sui problemi della Valtellina e naturalmente contro
gli interessi non “di speculatori” ma della gente di Valtellina.

La manfrina continua.

Altro che messa in mora!
Comitato Cittadini Consumatori
Valtellina



GdS  20 I 2004 -
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